Chi è Joan Thiele, cantante in gara al Festival di Sanremo 2025 e perché è legata (a doppio filo) con Elodie.
Tra i nomi probabilmente meno noti che parteciperanno al Festival di Sanremo 2025 c’è quello di Joan Thiele, cantante classe 1991 dal background clamorosamente internazionale: ha una madre del napoletano e un padre svizzero ma di origine colombiana e ha vissuto l’infanzia tra Colombia, Canada (dove il padre ha vissuto buona parte della sua vita), Caraibi, Inghilterra e il lago di Garda.
Dopo un album (Tango, pubblicato nel 2018, con canzoni in inglese e castigliano) e un premio David di Donatello alla migliore canzone originale – in italiano – con ‘Proiettili (ti mangio il cuore)’ in collaborazione con Elodie (per il film ‘Ti mango il cuore’, in cui la Di Patrizi è stata protagonista), la Thiele sbarca a Sanremo, con la canzone ‘Eco’ (ricordiamo che Eco è una parola femminile, così, en passant) che riflette sulle insicurezze che si tendono ad affrontare nella vita moderna.
Joan Thiele, una ragazza di Porta Venezia a Sanremo
Ma veniamo alla citazione presente nel titolo, tratta dalla sua apparizione nella canzone culto di Myss Keta “LE RAGAZZE DI PORTA VENEZIA – THE MANIFESTO”, traccia del 2019 che ci ha fatto venire a tutti noi una matta voglia di essere una ragazza di Porta Venezia, a prescindere dal sesso, dal colore e dalla religione.
Le ragazze cantavano, nel ritornello
Siamo le ragazze di Porta Venezia
Guidate dalla brama (Uh), mosse dall’inerzia
Panta della tuta, piumino a vita alta
Occhi a cuoricino, pronte per la svolta (Yah, yah, yah)
Ed entrava a un certo punto una melodica voce in lingua iberica (di cui cercai altre canzoni in seguito, vedendo che collaborò anche con un artista catanese chiamato Etna – ai tempi la cosa mi colpì in quanto io stesso etneo):
Somos las chicas (chicas)
La calle es mi casa
Mirame, mirame, soy la jungla, M¥SS
Mirame, mirame, soy la jungla quemada
Hey, chiquitica, la calle es mi casa
No tengo alma, dinero, no hay plata
Mirame, mirame, soy la jungla, M¥SS
Mirame, mirame, soy la jungla quemada
A cantare questo testo era Joan Thiele, destinata a diventare famosa come le altre ragazze di Porta Venezia, come La Pina, come Elodie (anche Elodie c’è ne Le Ragazze di Porta Venezia – The Manifesto) e come la stessa Myss Keta.
Se La Pina è una veterana della musica italiana (e nel 1997 il suo nome è connesso a Sanremo per la conduzione del programma di Rai 2 Sanremo in Aria), tanto Elodie quanto Myss Keta hanno legato il loro nome al Festival della canzone italiana in tempi relativamente recenti, la prima con tre partecipazioni in gara, la seconda per aver condotto il DopoFestival del 2020 (in quell’occasione chiamato L’AltroFestival).
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