Una trentina di secondi durò la puntata del 13 gennaio 1998 di Striscia la notizia: ma quali furono le ragioni di tale brevità?
È uno dei programmi più antichi della storia della televisione italiana, in onda ininterrottamente per 37 edizioni dal 7 novembre 1988. Trasmesso dapprima su Italia 1, è il padrone di casa assoluto dell’access prime time di Canale 5 dal dicembre del 1989. Dapprima in onda per soli 7 minuti, è andato via via allungandosi fino a superare i 35 minuti attuali, a testimonianza che è un programma sempre apprezzatissimo.
Parliamo del telegiornale satirico per eccellenza, Striscia la notizia, ideato da Antonio Ricci e con una serie infinita di conduttori ad alternarsi alla guida, con una costante: Ezio Greggio (sempre presente tranne nella quarta edizione). Nel 1998, il programma ha “soli” dieci anni e il 13 gennaio (con Ezio Greggio alla guida con il suo sodale di più lungo corso, Enzo Iacchetti) va in onda una puntata destinata alla storia (una storia per altro parecchio lunga, quella di Striscia).
Di seguito, ve la proponiamo in versione completa (sebbene senza la sigla di chiusura con balletto delle veline – in quella edizione Marina Graziani e Alessia Mancini, poi futura letterina)
La puntata che avete appena visto (sì, l’avete vista per intero) è la puntata più breve della storia del telegiornale satirico: una trentina di secondi, con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti a far polemica per la troppa pubblicità – definita senza mezzi termini un massacro – che avrebbe costretto Striscia la notizia ad andare in onda in un formato più breve.
Formato breve per formato breve, decisero di protestare staccando dopo una trentina di secondi ed Ezio Greggio, abbastanza minaccioso, sottolineò come “forse.. forse” sarebbero andati in onda l’indomani.
In effetti, in onda ci andarono e la polemica rientrò, ma la puntata del 13 gennaio 1998 rimase comunque nella storia del programma.
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