Cos’è Point Nemo? Il cimitero spaziale nel cuore dell’Oceano Pacifico

Nel vasto estuario dell’Oceano Pacifico meridionale, dove le onde si tingono di un blu profondo e l’orizzonte sembra infinito, si trova un luogo intriso di mistero e solitudine: Point Nemo. Conosciuto anche come il “Polo Pacifico dell’Inaccessibilità“, questo luogo remoto è la quintessenza dell’isolamento, essendo il punto più distante da qualsiasi continente o isola sulla Terra. Ma cosa rende così unico e affascinante questo angolo dimenticato dell’oceano?

Immaginate uno scenario dove le stelle cadenti non sono altro che detriti di satelliti, navicelle spaziali e stazioni orbitanti. Questo è ciò che si trova a Point Nemo: un “cimitero” spaziale all’aperto, dove giacciono silenziosamente i resti di vecchi veicoli spaziali che hanno esaurito la loro vita utile. La lista dei defunti spaziali comprende la leggendaria stazione spaziale Mir dell’era sovietica, numerosi veicoli del programma Salyut, veicoli di rifornimento lanciati dalla Russia, dal Giappone e dall’ESA, e persino la futura fine programmata della Stazione Spaziale Internazionale.

Sebbene ricco di storia spaziale, Point Nemo è noto anche per la sua mancanza di vita terrestre. Situato nel cuore del South Pacific Gyre, un’enorme corrente oceanica rotante, il luogo è caratterizzato da acque superficiali fredde e povere di sostanze nutritive. Queste condizioni rendono l’ambiente ostile alla vita marina, creando così una sorta di deserto sottomarino. Tuttavia, ciò non significa che il sito sia completamente privo di vita: piccoli esseri come i batteri e il leggendario granchio yeti riescono a prosperare in queste acque remote.

Scoperto nel 1992 dall’ingegnere Hrvoje Lukatela utilizzando software informatici avanzati, Point Nemo è una delle rarità geografiche del nostro pianeta. La sua posizione precisa può essere determinata tracciando un triangolo tra tre isole equidistanti: l’isola Dulce a nord, l’isola Maher in Antartide a sud e l’isola Motu Nui a nord-est, una delle isole di Pasqua. Questo triangolo contiene il cuore di Point Nemo, il luogo più lontano da qualsiasi terra emersa sulla Terra.

Nonostante la sua solitudine e il suo isolamento, il futuro di Point Nemo è tutto tranne che silenzioso. Gli archeologi spaziali, guidati da luminari come la professoressa Alice Gorman della Flinders University, vedono in questo cimitero spaziale una miniera d’oro di informazioni. Il decadimento del numero di rifiuti nello spazio potrebbe fornire preziose indicazioni su come la nostra tecnologia è cambiata nel corso del tempo, mentre il riciclaggio e il riutilizzo potrebbero diventare un mantra per le future esplorazioni spaziali.

Point Nemo rimane ancora oggi un luogo misterioso e affascinante, un monumento silenzioso alla nostra ricerca di scoperta e all’espansione nell’universo. E mentre i nostri occhi si rivolgono sempre più verso le stelle, non possiamo dimenticare i tesori nascosti nel profondo blu del Pacifico meridionale, dove riposano i resti della nostra avventura nello spazio.


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