Keith Haring con chi è stato fidanzato? Cosa sappiamo della vita privata del grande writer statunitense

Keith Allen Haring è un artista statunitense che si è distinto per le sue doti pittoresche e di scrittura. Venuto a mancare prematuramente, nel 1990, vediamo insieme cosa sappiamo di lui.

Biografia di Keith Haring

Innanzitutto di Keith Haring sappiamo che è nato nel 1958 in Pennsylvania e si è trasferito a New York (dove poi viene a mancare nel 1990) nel 1978 per studiare arte alla School of Visual Arts. Ha iniziato a dipingere murales sui muri della città ea frequentare l’East Village, diventando parte della scena artistica underground della città. Contrariamente a quanto si possa pensare, la sua massima fonte di ispirazione arriva dall’arte di Walt Disney e da quella di Dr. Seuss.

 La battaglia gay negli anni 80 e la vita privata

Haring scopre proprio tra le strade di New York il suo orientamento omosessuale (spesso definiva promiscua la sua omosessualità). Non a caso, col passare del tempo è stato molto attivo nella lotta dei riconoscimenti gay di New York negli anni ’80. Dal punto di vista privato, è sempre stato un uomo libero, si è concesso tante libertà, senza mai legarsi, in ogni parte del mondo.

Si sa solo che nel 1984 ha avuto una relazione con Juan Dubose, un uomo che ha incontrato a New York. La loro relazione è durata per diversi anni e Dubose ha avuto un impatto significativo sulla vita e sul lavoro di Haring.

Ed infatti poco dopo un viaggio a Tokyo (dove aveva intrattenuto un’amicizia intima con il fotografo Tseng Kwong)  scopre di essersi ammalato di AIDS, patologia che poi gli toglierà la vita nel 1990.

Le sue opere più famose

Haring è diventato famoso per le sue opere d’arte pubbliche, tra cui i suoi celebri disegni a gesso sui marciapiedi della città e le sue grandi opere murali, che hanno guadagnato la sua fama a livello mondiale. Tra quelle più famose ricordiamo “Bambino radioso” (1982), “Crack è Wack” (1986), “Senza titolo (tre figure danzanti)” (1989) e “La storia del rosso e del blu” (1988).


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