Questa sera, su Rai Tre, alle ore 21:20, andrà in onda il film “Vita di Pi”, adattamento cinematografico del romanzo di Yann Martel. La pellicola, diretta da Ang Lee e uscita nel 2012, ha ottenuto un ampio successo al botteghino ed è riuscita a conquistare anche il Premio Oscar come miglior regia, fotografia, effetti speciali e colonna sonora.
Uno scrittore cerca uno spunto per scrivere il suo romanzo e glielo fornisce proprio Pi, il cui vero nome è Piscine Molitor Patel. Ormai adulto, Pi racconta allo scrittore la sua giovinezza nello zoo realizzato da suo padre, con cui ha divergenze di vedute (Pi segue tre religioni contemporaneamente, il papà è più razionale). In seguito a sopraggiunte difficoltà, il papà di Pi decide di spostarsi in Canada, ma durante la traversata la nave mercantile va incontro ad un naufragio. Pi riesce a salvarsi ma dovrà fare i conti con la tigre del Bengala…
In molti si sono chiesti se Vita di Pi si ispiri ad una storia vera. A quanto pare non è così, dato che Yann Martel ha scritto il romanzo partendo da una sua idea, nata dopo aver letto la novella “Max and the Cats” di Moacyr Scliar.
Tra le curiosità, vale la pena sottolineare che gli animali sono realizzati al computer (anche se i loro movimenti sono “disegnati”, ndr) e che i luoghi scelti per le riprese sono Pondicherry e Munnar, in India, mentre lo zoo è quello di Taipei, nell’isola di Taiwan. Le scene in mare sono state invece girate in un aeroporto abbandonato di Taichung, sempre a Taiwan.
Il film non è solo una storia di sopravvivenza, ma affronta anche il passaggio dall’età infantile a quella adulta, rappresentata dalla traversata in mare di Pi. In più, nella pellicola si affronta anche la possibilità di trovare una via di mezzo tra il sapere con la conoscenza e la fede.
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