Asia Argento e Morgan, la figlia pubblica su Instagram il sedile da lei “imbrattato”
Anna Lou Castoldi, figlia dell’attrice e attivista Asia Argento e di Marco Castoldi (in arte Morgan) si è resa protagonista di un atto vandalico con tanto di vanto sulle Instagram Stories. La ragazza, di soli 17 anni, che si definisce sul proprio profilo Instagram #DarkMaSensibile ha pubblicato tra le sue storie la foto di un sedile imbrttato di un autobus dell’ATAC, l’azienda capitolina dei trasporti pubblici, con tanto di scritta, quasi come a vantarsi: “imbrattato”
La ragazza ha presto rimosso dal proprio account le foto che testimoniavano il deturpamento del mezzo; tuttavia gli screenshot delle Storie di Instagram e alcuni post compromettenti sono giunti nelle mani della redazione di RomaFaSchifo, un blog che da anni combatte contro questo genere di atti vandalici.
La figlia di Morgan e Asia Argento imbratta i sedili degli autobus e se ne vanta su Instagramhttps://t.co/jDix9lzJok pic.twitter.com/uJ0sBeVl1g
— StraNotizie.it (@StraNotizie) August 1, 2018
L’attrice e il cantante, genitori della ragazza, non hanno ancora preso posizione sull’accaduto ma la diciassettenne ha scritto:
“È vero. Ho fatto una cosa di cui non mi vanto, un errore, lo capisco. Ora lo vedo, ho sbagliato e chiedo scusa. Non però in modo formale, conformista, come chi lo ‘deve’ fare, ma chiederò scusa in modo sincero, col cuore e con la testa, alle persone che ho offeso, non a chi non ha nulla a che fare con quello che è successo e che parla solo per offendermi ma non c’entra nulla, non sa nulla di me, non è minimamente toccato da questo fatto, non sa nulla di mio padre e mia madre, di cosa possa significare essere figlia loro, se un privilegio o una condanna, certo non una colpa, ma soprattutto (e questo vale per tutti) non sa cosa significa avere 17 anni oggi, in questo mondo privo di tenerezza, di esempi, violento e disumano.
Gli errori li commettiamo tutti. Gli adolescenti, poi, sono una miniera di sbagli, perché fanno esperienza, e ogni sbaglio serve sempre per insegnarci qualcosa. Non venitemi a dire però che quello che ho fatto è una cosa strana per una ragazza della mia età.
Non è altro che una ragazzata, ma ciò non mi giustifica, e per questo chiedo personalmente scusa: 1. Alle persone che dovranno pulire; 2. Alle persone che si sono sporcate magari anche l’unica giacca che hanno; 3. A chi lavora lì e ha visto violato il suo ambiente di lavoro; 4. A tutti i contribuenti, perché i lavoro straordinario di chi dovrà pulire sarà accollato e distribuito a tutti i cittadini sotto forma di tasse; 5. Alle persone che hanno subito il disservizio causato dalla momentanea mancanza di un mezzo pubblico, fermo per manutenzione. 6. Ai miei genitori per aver dato un’altra occasione di criticarli. Se potete accettate le mie più sincere scuse, Annalou“
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