La cantante Sophie Ellis-Bextor – che in molti ricordano per alcune hit di successo come Murder on the Dancefloor – ha rivelato di essere stata violentata a soli 17 anni da un uomo che aveva 12 anni più di lei.
L’artista ha raccontato di aver detto di “no” all’uomo, un musicista, ma di non essere riuscita a fermarlo. Il tutto è avvenuto a casa dello stupratore, dopo un concerto.
Ricordando la terribile vicenda, Sophie Ellis-Bextor ha detto di sentirsi “sporca” e “stupida”, ma spera che condividere la sua storia possa incoraggiare altre vittime di abusi sessuali a trovare la forza per parlarne.
La cantante ha voluto raccontare la sua adolescenza in un libro di memorie, Spinning Plates, che verrà pubblicato il prossimo 7 ottobre. Sophie Ellis-Bextor rivela di aver cominciato ad andare alle serate di musica indie all’età di 16 anni, la stessa età in cui ha deciso di voler diventare una cantante.
In una di queste serate, l’artista si è ritrovata a chiacchierare con un uomo più anziano – che ha denominato “Jim”, ndr – dopo un concerto. Quando gli ha detto che stava studiando storia, l’uomo l’ha invitata nel suo appartamento per vedere i suoi libri. “Jim e io abbiamo iniziato a baciarci e prima che me ne rendessi conto eravamo sul suo letto – racconta la cantante – Mi ha tolto le mutande, gli ho detto “No” e “Non voglio”, ma non ha fatto alcuna differenza”.
“Non mi ha ascoltato e ha fatto sesso con me – aggiunge – Mi sono vergognata così tanto, è stato così che ho perso la verginità e mi sono sentita stupida”.
Tuttavia, Sophie Ellis-Bextor – oggi madre di cinque figli – ha precisato che la sua esperienza “non è stata violenta” e di non aver mai più visto “Jim” dalla notte in questione. La cantante ha ammesso di averlo cercato su Google e di aver visto che ora ha una relazione, ma non ha voluto svelare la sua identità.
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