La passeggera che ha scatenato la lite su Ryanair divenuta virale sui social, spiega la sua versione dei fatti
Domenica 30 maggio 2021, una passeggera sul volo diretto Ibiza-Bergamo di Ryanair ha scatenato una lite surreale con due passeggeri. Stando a quanto svelato dalla polizia di Orio a Fanpage, la ragione del diverbio sarebbe relativa al fatto che una donna si sarebbe lamentata, perché la passeggera originaria di Bari non avrebbe mantenuto la distanza di sicurezza anti-covid, fino ad occupare lo spazio del sedile. Non è ben chiaro se la donna avesse la mascherina già abbassata prima della lite, ma la sua reazione ha fatto davvero infuriare il personale del volo e gli altri passeggeri.
L’accaduto è stato inoltre filmato da un altro passeggere rimasto sbigottito dalla scena. Nel video infatti si vede la donna che insulta anche con termini omofobi la passeggera coinvolta. La passeggera denunciata ha persino tirato i capelli ad un’altra donna. “Ma smettila deficiente!”, si sente sempre nel filmato diffuso sui social. A quel punto, è intervenuto lo steward che ha portato la donna nella parte anteriore della carlinga, ma nulla si è risolto. La passeggera in escandescenza ha continuato ad insultare e persino a mettere le mani addosso ad altri viaggiatori. Infine, l’aereo è riuscito ad atterrare senza richiedere una procedura d’emergenza: il personale ha fatto scendere la donna, che è poi stata prelevata dalla polizia di frontiera dell’aeroporto di Orio Al Serio. La passeggera è stata denunciata per lesioni, oltraggio e ingiuria.
A poche ore dall’accaduto, la donna ha raccontato la sua versione con un post su Instagram: “Al rientro da Ibiza evidentemente quella persona era o troppo frustrata o troppo sfigata. Evidentemente sarà una bruttissima persona, ma io non mi nascondo dietro a un cellulare o a una tastiera, io la vita me la godo“.
La passeggera denunciata inoltre ha minacciato le persone che hanno creato gruppi o girato filmati dell’accaduto: “Avranno conseguenze legali perché sta già indagando la Polizia postale, saranno citate in giudizio, avranno conseguenze belle toste perché comunque non è una cosa regolare”.
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