San Gennaro: storia, miracoli e curiosità sul Santo che “fa sciogliere” il sangue

San Gennaro ha origini che risalgono al III sec. d.C: ecco la sua storia, il miracolo del sangue e occasione in cui ci fu la liquefazione

Il miracolo di San Gennaro un fenomeno che secondo la storia e il folklore si ripete tre volte l’anno (il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre) all’interno del Duomo, in presenza di tutti i cittadini napoletani. Chi era esattamente San Gennaro, qual è stato il suo martirio, in cosa consiste la liquefazione del sangue nell’ampolla?

La vita

Stando ad alcune fonti su San Gennaro, la sua data di nascita si colloca il 21 aprile del 272 d.C., probabilmente a Benevento, dove continuò la sua attività apostolica e divenne vescovo. Di lui si narra che fu molto amato sia dai cristiani e rispettato dai pagani. Anche riguardo la sua provenienza sociale, ci sono molte incertezze: si dice che sia nato in una famiglia povera e perse la madre in giovane età, e chi pensa che nacque in una famiglia benestante.

Secondo le fonti, San Gennaro raggiunse Pozzuoli per andare a trovare il diacono Sosso o Sossio, prigioniero del preconsole della Campania Dragonio poiché guida della comunità dei Cristiani nella zona dei Campi Flegrei. Inoltre, raggiunse lui insieme a Desiderio e Festo, anche loro reclusi insieme a Sossio e condannati ad essere dati in pasto agli orsi per via del buon rapporto che il popolo aveva nei confronti dei prigionieri, il preconsole Draconio si fece sgozzare il 19 settembre 205 d.C.

San Gennaro fu martire, poiché si fece uccidere dall’imperatore Diocleziano, uno dei sovrani che perseguitò maggiormente di Cristiani.

Il miracolo del sangue

La prima volta in cui si sciolse il sangue nell’ampolla, risale al tempo dell‘imperatore Costantino. Stando alla tradizione, quando il vescovo Severo riportò il cranio e le ossa di San Gennaro dall’Agro Marciano di Napoli incontrò Eusebia, che portò con sè le sue ampolle. In quell’occasione, a contatto con il cranio del Santo, avvenne la liquefazione del sangue.

Il miracolo avviene tre volte l’anno:

il primo sabato di maggio: ha luogo la processione del busto di San Gennaro e del reliquiario con le ampolle. Una volta conclusa avviene la liquefazione del sangue.

il 19 settembre: si commemora il martirio del santo, dove avviene una celebrazione all’interno del Duomo. Questo è un avvenimento molto importante per i fedeli, che assistono con grande devozione e coinvolgimento all’accadere del miracolo.

il 16 dicembre, giorno in cui avviene la Festa del patrocionio di San Gennaro, che commemora l’eruzione del Vesuvio del 1631, dove la lava si bloccò dall’invadere Napoli proprio per merito dell’invocazione del Santo.

Occasioni in cui il sangue non si sciolse

Il miracolo di San Gennaro non avviene sempre, e infatti, ci furono tre occasioni storiche in cui il sangue non si sciolse. Stando al folklore e alle credenze popolari, se non avviene al liquefazione equivale a presagio di sventure, catastrofi o guerre.

Nel settembre 1939 il sangue nell’ampolla non si sciolse, quando la Germania invase la Polonia. L’anno successivo avvenne lo stesso ma con liquefazione in leggero ritardo, perché l’Italia era già entrata in guerra da circa tre mesi. Nel 1943 avvenne l’occupazione nazista. Nel 1973 niente liquefazione e in quell’anno scoppiò l’epidemia del Colera a Napoli. Nel settembre 1980 il sangue non si sciolse e il 23 novembre accadde il terremoto che devastò l’Irpinia.

Ci furono però alcune occasioni in cui non avvenne la liquefazione, ma non ci fu nessun avvenimento nefasto: nel 1979 con Giovanni Paolo II e nel 2007 con Papa Ratzinger.


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