E’ morta a 73 anni Cathy Smith, la corista che nel 1982 uccise John Belushi con un mix letale di eroina e cocaina.
Cathy Smith è una di quei personaggi il cui nome – come quello di Mark David Chapman – è salito agli onori della cronaca in seguito a omicidi “celebri” e tragici. Nel caso della donna la vittima fu John Belushi, l’attore comico ucciso con un mix di eroina e cocaina nel 1982. Il 18 Agosto 2020, a 73 anni, esattamente trentotto anni dopo quei tragici accadimenti, anche Cathy Smith è morta a Maple Ridge, in Canada, dove risiedeva.
Il decesso di John Belushi suscitò scalpore e scandalo negli Stati Uniti. Dapprima si era pensato a una morte accidentale per overdose di stupefacenti. In seguito, però, fu la stessa Cathy Smith a confessare dalle pagine del giornale ‘Enquirer’ di aver assassinato l’attore.
Lo scoop pubblicato sull’‘Enquirer’ guadagnò alla Smith la ribalta della prima pagina. L’anno dopo, il tribunale condannò la donna, ex corista con un passato nel folk prima e nel rock’n roll successivamente, a 15 mesi di reclusione. L’accusa era omicidio di secondo grado.
La notte in cui Cathy Smith uccise John Belushi
In seguito alle indagini e agli accertamenti della polizia, oltre che alle dichiarazioni della stessa Cathy Smith, fu possibile fare luce sulla tragica notte in cui morì John Belushi.
La Smith e Belushi avevano trascorso una notte “brava” insieme, ubriacandosi fino allo sfinimento. Cathy Smith a Hollywood era conosciuta con il nomignolo di “Cathy Silverbag”, la pusher dei vip. Era lei, nelle sue borse anonime, a trasportare la droga che serviva per “movimentare” feste, festini e rave in cui tutto era lecito e i divi del cinema si sballavano di qualunque sostanza a disposizione.
All’epoca degli eventi, John Belushi aveva 33 anni. L’attore soffriva da tempo di tossicodipendenza. Assumeva enormi quantità di stupefacenti e aveva rifiutato in più occasioni di rivolgersi a cliniche specializzate in rehab. La sera del 4 Marzo 1982 Belushi cominciò a sentirsi poco bene proprio mentre era insieme alla Smith e le chiese di iniettargli a più ripetizioni delle dosi di speedball; un mix di cocaina ed eroina.
Nel corso della serata si unì alla coppia anche Robin Williams, che si fermò per un poco a sniffare coca. Robert De Niro – che pure faceva parte del “giro” della Smith – aveva pensato di festeggiare a sua volta con loro. L’attore però rimase sconcertato e turbato dalle condizioni in cui versava Belushi e preferì lasciare il bungalow del collega.
Belushi sarebbe stato ritrovato morto la mattina dopo. Bill Wallace, il suo personal trainer, tentò invano di rianimarlo. Tutto ciò che i medici poterono fare al momento dell’arrivo fu di constatare il decesso dell’attore.
La vita della Smith dopo il 4 Marzo 1982
Da quel momento la vita di Cathy Smith cambiò completamente. Fu l’attrice stessa a confessare il suo “crimine”, come abbiamo visto. E di fronte al tribunale che la accusava di omicidio accettò di scontare la pena con un patteggiamento. Lo rivela il sito Dagospia in un lungo articolo dedicato alla morte di Belushi, trentotto anni dopo.
“Non volevo ucciderlo”, rivelò la Smith ai tempi dell’omicidio. “Non ero consapevole di cosa stavo facendo, ma sono stata io a iniettargli la droga.”
E ancora, la cantante proseguì: “Mi sento in colpa, non volevo che morisse ma sono comunque responsabile per quanto è accaduto.”
La donna non ha mai cercato di giustificarsi e, dopo aver scontato la pena in California, si è ritirata dalle scene e dal panorama della musica.
Per un periodo è vissuta a Toronto, dove svolgeva mansioni di segretaria presso lo studio di un avvocato. Si è anche impegnata molto per parlare ai giovani e alle nuove generazioni dei pericoli e dei rischi che comporta l’abuso di stupefacenti.
E’ morta ad Agosto 2020 a 73 anni, senza che però il suo nome fosse mai del tutto “lavato” da quel titolo che la consegnò alla cronaca. La “donna del mistero”, che aveva ucciso Belushi e rifornito di droga tutti i VIP più in voga dell’epoca a cominciare da Keith Richards.
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