Lolita: il litigio dietro al celebre libro tra l’autore e l’editore

Lolita è uno dei libri più famosi di Vladimir Nabokov. Tradotto in 30 lingue, ha venduto circa 50 milioni di copie nel mondo, ma qual è la storia dietro questo libro?

Lolita: la storia dietro al libro

Vladimir Nabokov propose Lolita all’editore Maurice Girodias (1919-90), che allora dirigeva la migliore casa editrice di Parigi.

Il libro fu osteggiato fin da subito, ma non dall’editore, che invece lo adorava, ma dalla critica. Infatti, molti lo ritenevano niente di più di un romanzo pornografico.

Infatti, lo stesso editore scrisse un libro nel 1965, dove spiegò tutta la vicenda (libro che oggi è in libreria) Lolita, Nabokov e io.

Il libro era considerato talmente scabroso che la pubblicazione sfociò presto in diverse cause legali, anche sulla divisione del diritto d’autore.

Vladimir Nabokov, l’autore, aveva già vissuto una vita difficile. Infatti, era scappato dalle persecuzioni dell’Urss e alla fine era emigrato negli States. In più, per scrivere usava il cognome della madre.

Sentivo che Lolita sarebbe diventata l’unica grande opera d’arte moderna capace di dimostrare una volta per tutte la futilità della censura morale e il ruolo indispensabile della passione nella letteratura

Girodias

Così spiegò l’editore, che lo pubblicò nel 1955. Il libro non riuscì a vendere nulla, finché un critico in una rivista specializzata inglese non lo elogiò come uno dei migliori 3 di quell’anno.

Poi, i giornalisti si accanirono contro il libro… e persino le dogane. Così, l’autore decise di concludere il contratto con l’editore per maggiori introiti.

Da lì scoppiò poi la vicenda legale per i diritti.

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