Waris Dirie è la modella, scrittrice ed attivista che ha rappresentato la musa ispiratrice del film Il Fiore del Deserto.
La trama è tutta incentrata sulla vicenda della ragazzina somala che riesce a scappare dalle barbarie locali; è l’emblema della forza e del coraggio di una giovane donna che riesce poi a diventare una celebre modella.
Chi è Waris Dirie
Ecco dunque che quella ragazzina è proprio Waris Dirie, una modella e scrittrice che dopo essersi stanziata in Austria ne ha ottenuto la nazionalità. La sua storia e la biografia sono state fonti di ispirazione per questa pellicola tutta da vedere.
La storia
La Dirie nacque nel 1965 in un villaggio della Somalia, in una società talmente arretrata che addirittura pare non fosse stata registrata all’anagrafe.
Nata in una famiglia nomade, a soli 15 anni Waris avrebbe dovuto sposare un uomo sessantenne.
Fu proprio quel destino scritto non da lei a convincere la Dirie a scappare via da quell’inferno.
La vita dopo la fuga
Dopo la fuga, la Dirie si trasferì a Mogadiscio, presa da occupazioni umilissime pur di sostentarsi. Messi i soldi da parte potette volare a Londra, da una zia, e qui iniziò a fare la cameriera. Fu però l’avvicinamento alla realtà occidentale che le aprì le porte del successo. Durante un turno infatti conobbe un talentuoso fotografo.
Gli scatti di questo professionista permisero a Waris Dirie di essere notata e di trasformarsi in una superstar, in una delle modelle più apprezzate nel Regno Unito.
Il coraggio di guardarsi indietro
La modella non ha mai dimentocato il suo passato. Anzi grazie alla sua fama, ha sempre colto l’occasione di parlare della condizione della donna in Somalia in molte interviste.
Parlando di quei contesti degradanti, la Dirie ha scritto alcuni libri in cui ha parlato della sua storia e delle sorti abominevoli a cui ragazze meno coraggiose e fortunate di lei sono purtroppo destinate.
La vita di Waris Dirie oggi
Oggi Waris vive in Austria. Proprio qui tempo fa è stata vittima di un rapimento a scopo di violenza sessuale. Immediatamente dopo il suo rilascio, la modella ha denunciato l’accaduto. La sua voglia di combattere certi abomini non finisce e continua ad essere attiva per la tutela delle donne e infatti nel 2010 ha ricevuto un’onorificenza dall’Unione Africana: “Ambasciatrice per la Pace”.
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