23 luglio 2011, moriva Amy Winehouse: il ricordo attraverso le sue canzoni più famose

Il 23 luglio 2011, al civico numero 30 di Camden Square, a nord di Londra, veniva rinvenuto il corpo senza vita di Amy Winehouse.

A soli 27 anni – un’età che ha scatenato le note teorie del complotto che hanno riguardato anche altri giganti come Jim Morrison e Jimi Hendrix, ndr – ci lasciava una delle voci più straordinarie della storia della musica. Un decesso provocato da abuso di sostanze alcoliche dopo un periodo di astinenza.

Il miglior modo per ricordare questa meravigliosa artista, apprezzata in tutto il mondo, è certamente tornare ad ascoltare alcuni brani che l’hanno resa così famosa, fino a diventare un’autentica leggenda.

Amy Winehouse: i brani che l’hanno resa celebre

Quando si pensa ad Amy Winehouse, la prima canzone che viene in mente è certamente Rehab, pezzo che apre l’album del 2006 “Back to Black” che diede un successo travolgente alla londinese. Il ritornello ancora oggi viene cantato da milioni di persone (non solo fan): “They tried to make me go to rehab, but I said, “No, no, no”…”, quasi un segno premonitore di quello che sarebbe accaduto qualche anno più tardi. Il video su YouTube ha superato i 250 milioni di visualizzazioni.

Altro grande successo tratto dall’album omonimo è proprio Back to Black (più di 546 milioni di visualizzazioni su YouTube, ndr), che riuscì ad ottenere il disco di platino anche qui in Italia. Nel video la cantante si reca al funerale del suo cuore spezzato dalla separazione con il marito e getta una rosa bianca sulla bara, con la scritta “Riposa in pace, cuore di Amy Winehouse”.

Infine, altro brano molto amato dai fan della Winehouse è certamente “Love is a Losing Game”, quinto singolo tratto da Back to Black. Questa canzone non ha un video “ufficiale”: stando alle voci, Amy si sarebbe rifiutata di portare avanti le riprese.


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