Un tempo tutt bevevano solo Moretti.
Che bei tempi, quelli.
Erano i tempi del baffo Moretti come logo e del trofeo birra Moretti come trofeo estivo (gli anni in cui i trofei estivi avevano tutto un altro fascino e il trofeo Luigi Berlusconi era uno degli appuntamenti cult dell’estate tricolore).
Ok, magari non si bevevano solo Moretti – ma diciamo che non avevamo il gusto raffinato che oggi millantiamo d’avere.
Birrerie in ogni dove, birre artigianali qui e lì ed anche la Tennent’s ha iniziato a farci un po’ schifo (dopo esserci presi le meglio sbornie).
Tra le birre più apprezzate dagli intenditori dell’ultim’ora (ma anche da qualcuno della prima) ci sono sicuramente due tipi di birra contraddistinte da un acronimo:
parliamo di IPA ed APA.
Qual è la differenza tra IPA e APA?
Innanzitutto, a colpo d’occhio, la differenza consta in una lettera – la lettera iniziale dell’acronimo:
IPA ed APA sono infatti entrambi due Pale Ale (con Pale Ale intendiamo birre a base di malti essiccati a carbone che assumono un colore più chiaro)
ma nel primo caso parliamo di India Pale Ale mentre nel secondo parliamo di American Pale Ale.
L’Indian Pale Ale viene così chiamata perché si tratta di una birra destinata ad essere esportata per essere bevuta dai britannici di stanza in India.
La principale caratteristiche della birra è di avere una forte presenza di luppolo (forte è l’odore ed amaro è il sapore) ed un alta gradazione alcolica: entrambi i fattori erano fondamentali per conservare più a lungo le birre (che dovevano fare lunghi viaggi, prima di essere consumate in India).
L’American Pale Ale, dal canto suo, è uno stile di birra nato negli Stati Uniti ma che si ispira apertamente allo stile delle IPA.
Nel caso delle APA l’aroma risulta più morbido (si sentono spesso note di frutti ed agrumi).
Come sottolineano nel blog di Brew Blog (nel post che ci ha parzialmente ispirato nella stesura dell’articolo – anche se alcune parti tendevano a cozzare con la nostra fonte maestra, Wikipedia): “Oggi ancora non esistono delle regola chiare e ben definite in merito alla classificazione delle birre. Ci possono essere quindi dei casi di birre prodotte come Apa e vendute come Ipa”.
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