Prima della finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli (che ha visto i partenopei imporsi dal dischetto) Sergio Sylvestre ha cantato l’inno di Mameli.
Ad un certo punto il cantante uscito dalla fucina di Amici (ha vinto la quindicesima edizione del talent) pare quasi dimenticarsi il testo dell’inno, interrompendosi.
Puntuali sono arrivati i commenti su Twitter e stamane è arrivato quello dell’ex PD Adinolfi (spostatosi col tempo sempre più a destra) che ha attaccato Sylvestre anche per l’urlo finale in supporto al movimento Black Lives Matter.
Caro Sergio Sylvestre, il tuo urlo No Justice no Peace dopo aver oltraggiato con mancanza di professionalità l’Inno di Mameli, è insieme grave e ridicolo. È l’urlo delle sommosse violente a sfondo razziale negli Usa. Inesistenti in Italia dove la polizia non uccide i neri.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) June 18, 2020
Dal canto suo il cantante si è giustificato così, attraverso una Instagram Story:
“Non sono mai stato così emozionato in vita mia, è stata una cosa incredibile. Vedere uno stadio così vuoto e sentire l’eco che si è creato mi ha bloccato, mi ha fatto venire una grande tristezza. Sono una persona molto sensibile e queste cose mi coinvolgono molto quando vado sul palco. Ma non mi sono dimenticato le parole…”.
Di seguito il video di quanto accaduto ieri in diretta durante la finale, con Sylvestre (che – ricordiamo – è di natali americani) che sembra quasi dimenticare il testo dell’inno – interrompendosi.
Si consoli Sergio.
C’è chi ha fatto anche peggio di lui.
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