“Un buon Trip: Avventure psichedeliche”, ora su Netflix – VIDEO

Sting, Sarah Silverman, Ben Stiller, Carrie Fisher, Anthony Bourdain sono alcune delle star ad aver raccontato la loro esperienza con gli allucinogeni.

Il provocatorio ma divertente documentario, da pochi giorni disponibile su Netflix, dal titolo Un buon trip: avventure psichedeliche, è la bizzarra cronaca delle disavventure di attori e musicisti alle prese con droghe molto particolari.

Il documentario intende essere una sorta di guida intorno agli allucinogeni, mettendone in campo i lati positivi e quelli negativi, la storia, la scienza, l’impatto culturale e il loro futuro.

Il tono è quello della commedia, allo scopo di rendere ‘Un buon trip’ il più scorrevole possibile, e nel corso dei quasi 90 minuti di durata assisteremo alle testimonianze dirette di una quantità di personaggi famosi, più o meno convinti dalla loro esperienza con acidi e funghi.

Il regista e sceneggiatore Donick Cary ha un curriculum che aiuta a farsi un’idea di quel che ci attende: è infatti conosciuto soprattutto come autore dei testi del ‘Late Show with David Letterman’ e della serie TV ‘I Simpson’ (grazie alla quale ha vinto un Emmy).

Un buon trip: avventure psichedeliche‘ rappresenta la sua prima regia di un lungometraggio.

Non più roba da hippy fuori di testa, ma strumento creativo nelle mani dei manager della Silicon Valley (Steve Jobs è tra i primi citati nel documentario), l’Lsd viene raccontato nel film attraverso filmati di repertorio e parodie di pubblicità progresso Anni Ottanta, mettendo in scena la distanza tra il racconto istituzionale delle droghe e quello, più personale, di chi le ha provate.

Ecco allora che le disavventure di Carrie Fisher, la Principessa Leila di Guerre Stellari, diventano colorati cartoni animati in cui la donna nel picco di un viaggio allucinogeno finisce per discutere di coreografie musicali, in mezzo a Central Park, con una ghianda jedi.

“Fu John Belushi il primo a parlarmi di acidi prima ancora che mi rovinassi la vita con gli oppiacei “ racconta Fisher, scomparsa nel 2016; questa una delle tante testimonianze rinvenibili nel nuovo prodotto Netflix.


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