Sarà un 25 aprile atipico, questo 25 aprile 2020.
Costretti come siamo a stare in casa causa emergenza coronavirus, non riusciremo a celebrare la festa della Liberazione dal nazifascismo come si deve.
E per celebrare anche noi il 25 aprile, vi proponiamo una serie di ‘Bella Ciao’ – a testimonianza di come la canzone classica della resistenza partigiana sia diventata una canzone trasversale.
Anche perché – a nostro avviso – la sdoganazione non è un rischio.
Il rischio è dimenticare cosa questa canzone abbia simboleggiato.
Festa della Liberazione, sette versioni di Bella Ciao
Partiamo con la versione artefice massima dello sdoganamento.
Quella de La Casa de Papel (aka la Casa di Carta):
Proprio dopo l’inserimento della canzone nella serie iberica, la canzone sbarcò a Tomorrowland, grazie ad un remix bomba di Hardwell & Maddix:
A fare una versione elctro, ci ha provato anche (tra gli altri) l’imporante dj Steve Aoki:
Ma grazie alla Casa di Carta ci hanno provato (in Francia) anche a farla in versione Rap (e molti francesi ci hanno tenuto a sottolineare il loro scarso apprezzamento – Toute mes condoléances aux Italiens qui regardent cette vidéo, on est pas responsable de ça, désolé – in barba al numero di visite clamoroso, oltre 140 milioni):
Dopo questa sostanziale blasfemia, concludiamo con due tracce decisamente più militanti.
Quella di Goran Bregovic:
E, soprattutto, quella dei Modena City Ramblers (un classico da Primo Maggio, più che altro):
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