Sono passati ben cinquant’ anni da quel sabato 27 giugno 1970, quando la Chicago Gay Liberation organizzò una marcia da Washington Square Park alla Water Tower.
Quella fu la prima edizione del Gay Pride.
Data l’attuale situazione, che vieta gli assembramenti, nonostante, quello di quest’anno sarebbe dovuto essere un anniversario importante – il cinquantesimo- la Parata di New York di giugno è stata cancellata per la prima volta nella sua storia, insieme a tutti gli eventi ad essa collegati.
L’Heritage of Pride, l’organizzazione che gestisce la marcia, ha fatto l’annuncio lunedì, poco dopo che il sindaco di New York Bill De Blasio ha annunciato la cancellazione dei permessi per tutti i grandi eventi per il mese di giugno.
“Questo probabilmente non vi sorprenderà”, ha detto De Blasio durante un briefing sul coronavirus prima di annunciare la cancellazione delle celebrazioni di giugno dedicate alla comunità LGBTQ. Il sindaco ha promesso che questi eventi verranno svolti quando la situazione dovuta alla pandemia sarà rientrata del tutto.
“Quest’anno ricorre il 50 ° anniversario del Gay Pride, ed è un evento davvrero molto importante”, ha dichiarato De Blasio nel briefing di lunedì. “Quella marcia è una parte fondamentale della vita di questa città, e quest’anno in particolare sarebbe stato ancora più sontuosa.
“L’Heritage of Pride ha sostenuto la proposta dell’InterPride (organizzazione internazionale composta da associazione di pianificazione dell’orgoglio locali, regionali e nazionali) di creare un evento “Global Pride” virtuale per essere trasmesso in tutto il mondo il 27 giugno prossimo.
Un’iniziativa che servirà a far sentire uniti i membri della comunità LGBTQ pur rispettando le direttive nazionali previste per la sicurezza.
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