Adolescence: un viaggio nella colpevolezza, la tragedia familiare e il mistero dietro l’arma del delitto.
Sono passati pochi giorni dal debutto di Adolescence e possiamo dire con serenità che si tratta della serie rivelazione del 2025 (ci sono ancora 9 mesi per vedere se qualche prodotto culturale riuscirà a battere questa miniserie britannica).
Intanto, Adolescence continua a far parlare di sé. Il racconto, ricco di dettagli simbolici e riferimenti alla cultura digitale, analizza fenomeni come quelli degli “incel” e della “manosfera” emersi negli interrogatori e offre una visione critica sull’uso dei social media. Tuttavia, due domande restano al centro delle discussioni di chi ha visto questa serie: chi è l’assassino? E cosa è successo all’arma del delitto?
Se non hai ancora terminato la visione di Adolescence (o se non l’hai iniziata del tutto, ma un giorno conti di vedere la serie) ti suggeriamo di nterrompere qui la lettura.
La forza narrativa di Adolescence risiede nel suo approccio diretto e crudo: non c’è bisogno di indagare oltre, perché la colpevolezza di Jamie viene confermata fin dall’inizio. Attraverso un interrogatorio intenso con la detective Ariston, il protagonista rivela un comportamento sempre più instabile, culminando in momenti di tensione in cui la sua rabbia esplode, proprio come accadde la notte in cui uccise Katie.
Nel finale, Jamie telefona al padre, confessando la sua decisione di dichiararsi colpevole, segnando così il culmine del dramma personale e familiare.
Jamie ha ucciso Katie con un coltello prestatogli dall’amico Ryan, ma l’arma del delitto non viene mai ritrovata. Questa mancanza, però, non ha un ruolo determinante nella trama. La serie si concentra sull’inevitabilità della verità: una registrazione delle telecamere di sorveglianza mostra chiaramente l’omicidio, rendendo superfluo il ritrovamento del coltello.
Adolescence non è solo un thriller psicologico, ma un’analisi straziante delle conseguenze di un crimine per le famiglie coinvolte. I genitori di Jamie affrontano l’orrore di scoprire che il loro figlio ha ucciso una ragazza e devono confrontarsi con una verità insostenibile, cercando al contempo di trovare una via per andare avanti.
Con una narrazione intensa e una forte attenzione ai dettagli psicologici, Adolescence non si limita a raccontare un crimine, ma esplora le profonde ferite che questo lascia sulle persone e sulle loro relazioni.
Non solo, possiamo a tutti gli effetti definire questa serie girata interamente in piano sequenza un ottimo spaccato degli adolescenti di questo terzo decennio del nuovo millennio.
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