E’ morto Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia, uno dei chitarristi più iconici del rock demenziale italiano. Fondatore degli Skiantos, ha contribuito a definire il sound del rock demenziale, con la sua chitarra inconfondibile, tra riff potenti e ironia dissacrante.
Ripercorriamo la sua carriera attraverso 5 cose indimenticabili e alcuni brani che portano la sua impronta inconfondibile.
Dandy Bestia ha dato agli Skiantos un suono che univa energia punk e ironia tagliente, con riff esplosivi e assoli che rimanevano impressi. La sua chitarra è stata fondamentale per dare coesione a una band che faceva della provocazione la propria cifra stilistica.
Brano consigliato: “Eptadone” (1978)
Un pezzo storico con un riff tagliente e un’atmosfera cupa e grottesca, che incarna perfettamente lo spirito della band.
Pubblicato nel 1978, MONOtono è un album seminale del punk italiano, con un mix di testi surreali e musica potente. Qui la chitarra di Dandy Bestia si fa sentire con suoni ruvidi e distorti, in perfetta sintonia con la follia della band.
Brano consigliato: “Io sono un autonomo” (1978)
Uno dei pezzi più duri del disco, con un riff aggressivo e un testo che prende in giro la politica dell’epoca.
Gli Skiantos sono passati alla storia per il loro concerto provocazione al Bologna Rock: invece di suonare, cucinarono e mangiarono spaghetti sul palco, mandando il pubblico su tutte le furie. Era la loro sfida ai dogmi del rock impegnato.
Brano consigliato: “Gelati” (1979)
Un pezzo che fonde la semplicità del testo con una strumentale potente e un riff di chitarra memorabile.
Negli anni ’80 gli Skiantos si allontanano dal punk grezzo delle origini per sperimentare sound più rock e blues. Dandy Bestia porta riff più strutturati e assoli più articolati, mostrando la sua versatilità musicale.
Brano consigliato: “Karabigniere Blues” (1984)
Un pezzo blueseggiante con un groove irresistibile e una chitarra che trasuda ironia e tecnica.
Dandy Bestia non è stato solo un chitarrista, ma una figura di riferimento per il rock italiano. La sua attitudine ribelle e anticonformista ha ispirato generazioni di musicisti, dimostrando che si può fare musica con ironia senza perdere impatto.
Brano consigliato: “Sono un ribelle, mamma” (1980)
Un pezzo che prende in giro il mito del ribelle, con un riff esplosivo e un’energia travolgente.
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