Carlo Conti e la sua (caratteristica) abbronzatura estrema: tra mito televisivo e il pericolo della tanoressia.
Una delle caratteristiche che contraddistinguono Carlo Conti, almeno dal punto di vista estetico, è l’abbronzatura: la sua pelle scura, quasi riflettente e surreale, sarà protagonista anche di questa edizione di Sanremo, che lo vede nuovamente padrone di casa.
Questa peculiarità – destinata a diventare oggetto di meme, battute e ironie nei prossimi giorni – non sembra tangere minimamente né Conti, eterno volto della TV di Stato, né la stessa Rai che continua a proporre il conduttore come simbolo della propria programmazione di punta.
Quello che però attirando passa inosservato o quasi è il sottotesto all’abbronzatura memetica del conduttore: quella che sembra una cifra stilistica potrebbe rappresentare un comportamento compulsivo, di cui andremo a vedere nel dettaglio alla fine di questo post.
Ad ipotizzare un comportamento compulsivo è stata Fernanda Lucia Perez, celebre truccatrice cinematografica argentina, avvicinata da Dafospia per analizzare la situazione legata all’abbronzatura estrema di Carlo Conti: “Quella di Conti è una classica tanoressia. È un disturbo psicologico simile all’anoressia, dove il soggetto non si sente mai abbastanza abbronzato e continua a cercare un colorito più intenso.”
La Perez ha quindi proseguito, con parole abbastanza dure: “Conti ha superato ogni limite. È praticamente carbonizzato. Se vogliamo fare paragoni, l’unico che gli si avvicina è Donald Trump, anche se quest’ultimo tende all’arancione e sembra aver ridotto l’uso dell’autoabbronzante. Conti, invece, non ha intenzione di tornare indietro”.
E, anche volesse tornare indietro, sarebbe un percorso quantomeno difficile: “Servirebbe almeno un anno per tornare a un colorito più naturale, dopo decenni di esposizione ai raggi UV. E il trucco non può fare miracoli: se provassero a schiarirlo, il risultato sarebbe un grigio spento, quasi topo”.
Ma cos’è la tanoressia? Un disturbo da non sottovalutare
Ma cos’è la tanoressia, di cui accennato qualche riga or sono? La tanoressia, termine derivato dall’inglesismo / grecismo tanorexia (tan è inglese, abbronzatura; orexia è greco, appetitto) descrive la compulsione a esporsi ai raggi solari in modo eccessivo. Simile all’anoressia, questo disturbo porta chi ne soffre a non sentirsi mai sufficientemente abbronzato, sviluppando una vera e propria dipendenza.
Uno studio del 2005 della University of Texas Medical Branch di Galveston, pubblicato su Archives of Dermatology, ha evidenziato come questa condizione possa essere assimilata a dipendenze più tradizionali come quelle da droghe o alcol. La prolungata esposizione ai raggi UV aumenta significativamente il rischio di sviluppare tumori della pelle, in particolare il melanoma, la cui incidenza cresce fino al 75%.
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