BeOS è un sistema operativo per personal computer, sviluppato da Be Inc. Nato per alimentare il BeBox, un personal computer rilasciato nel 1995, BeOS fu concepito per il multitasking, il multithreading e per offrire un’interfaccia grafica avanzata. Nonostante le sue potenzialità e innovazioni, BeOS non riuscì mai a conquistare una quota di mercato significativa, terminando il suo sviluppo nel 2001 quando Palm Inc. ne acquisì le risorse.
BeOS fu il frutto della visione di Jean-Louis Gassée, ex dirigente di Apple, che desiderava creare un “media OS” capace di gestire le nuove esigenze del digital media e dei processori multipli. Lo sviluppo iniziò nei primi anni ’90, inizialmente su hardware basato su AT&T Hobbit, per poi essere adattato ai processori PowerPC. Il primo rilascio di BeOS, indirizzato a un numero limitato di sviluppatori, avvenne nell’ottobre del 1995 insieme al BeBox.
Le prime versioni di BeOS furono riservate ai processori PowerPC e successivamente portate anche su Macintosh e x86. La versione Developer Release 6 (DR6) fu la prima ufficialmente disponibile, seguita dalla DR7 nell’aprile 1996, che introdusse grafica a 32-bit, desktop virtuali, server FTP e web server. La DR8, rilasciata nel settembre 1996, incluse un browser capace di supportare formati video MPEG e QuickTime, OpenGL e accesso remoto.
Nel 1997, BeOS si rese disponibile al pubblico con la Preview Release 1 (PR1), che aggiunse supporto per AppleTalk, PostScript e Unicode. La Preview Release 2, rilasciata nello stesso anno, migliorò ulteriormente l’interfaccia utente e introdusse il supporto per il file system gerarchico Macintosh (HFS).
Un punto di svolta nella storia di BeOS fu quando Apple considerò l’acquisto di Be Inc. per sostituire il vecchio Mac OS. Tuttavia, le negoziazioni si bloccarono quando Gassée richiese 300 milioni di dollari, mentre Apple ne offrì 125 milioni. Alla fine, Apple optò per l’acquisto di NeXTSTEP, portando Steve Jobs nuovamente in azienda.
BeOS continuò a evolversi, rilasciando la versione R3 nel marzo 1998, la prima a supportare sia PowerPC che Intel x86. Questo passaggio a x86 fu in parte dovuto ai movimenti di Apple, che bloccò il mercato dei cloni Macintosh, e ai crescenti debiti di Be.
Il rilascio di BeOS R5 nel 2000 segnò l’apice della popolarità del sistema operativo. Questa versione venne divisa in una Pro Edition e una Personal Edition gratuita, che poteva essere avviata all’interno di Windows o Linux. BeOS R5 includeva molte innovazioni e fu rilasciata online gratuitamente, incrementando notevolmente la sua diffusione. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale, BeOS non riuscì mai a ottenere un successo commerciale duraturo.
Nel tentativo di trovare un nuovo mercato, Be Inc. si concentrò su BeIA, una versione semplificata di BeOS per dispositivi Internet, abbandonando gradualmente lo sviluppo del sistema operativo originale. Questo spostamento di focus, insieme alla mancanza di risorse finanziarie, portò alla fine di BeOS. Nel 2001, Palm Inc. acquisì Be Inc. e tutte le sue risorse, segnando la fine ufficiale del sistema operativo.
Nonostante la sua fine prematura, BeOS ha lasciato un’eredità duratura. Appassionati e sviluppatori hanno creato sistemi operativi derivati, con Haiku in testa, che mirava a mantenere la compatibilità con BeOS 5. Haiku, inizialmente chiamato OpenBeOS, è un progetto open source che continua a svilupparsi, rappresentando l’unico vero successore di BeOS ancora attivo.
BeOS è stato un sistema operativo rivoluzionario, capace di sfruttare appieno le potenzialità dei processori multipli e di gestire in modo efficiente i media digitali. Il suo kernel proprietario, il multitasking preemptive, il multithreading pervasivo e il file system a 64-bit BFS erano tutti elementi che lo distinguevano dagli altri sistemi operativi dell’epoca.
Nonostante le sue caratteristiche innovative e una base di utenti entusiasti, BeOS non è mai riuscito a trovare facile mercato, schiacciato dalla concorrenza di giganti come Microsoft e Apple e da una serie di scelte strategiche sfortunate. Tuttavia, la sua eredità continua a vivere grazie a progetti come Haiku, che portano avanti la visione di un sistema operativo snello, efficiente e orientato ai media.
La storia di BeOS è quella di una grande idea che non ha trovato il successo commerciale che meritava, ma che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’informatica. E sebbene Be Inc. non esista più, l’eredità di BeOS continua a ispirare sviluppatori e appassionati di tecnologia in tutto il mondo ancora oggi.
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