Cultura

Villa Clara a Bologna: la nostra Esperienza tra le Ombre del Fantasma

Bologna è una città ricca di segreti, e tra i suoi vicoli e colline si nasconde un luogo che attira chi è appassionato di storie misteriose e oscure: Villa Malvasia, oggi conosciuta come Villa Clara. Situata in via Zanardi 449, questa antica dimora è stata teatro di storie inquietanti e leggende spettrali. Per scoprire ancora di più cosa si cela dietro questa sinistra dimora, NonSolo.tv l’ha visitata accompagnato dalla guida Francesco, un esperto di storie e leggende bolognesi che, ha saputo rendere l’atmosfera ancora più suggestiva.

Il primo impatto: arte tra le mura della villa

Nella villa Malvasia abbiamo avuto l’impressione di essere  accolti in un luogo tetro, ma che conserva i segni di un’epoca artistica ricca di simboli. Francesco, la guida, ci ha spiegato come Carlo Cesare Malvasia, uno degli antichi proprietari, fosse un grande appassionato di arte. Malvasia inoltre era un intellettuale prolifico, autore di volumi e testi critici su pittori e artisti del suo tempo. Nei suoi scritti celebrava le opere e i maestri dell’arte, e la stessa villa rifletteva questa passione: gli affreschi colorati ormai carta velati, sono la testimonianza del suo gusto raffinato.

Gli affreschi rappresentano allegorie di gloria e buon augurio: figure alate e trionfanti (alcune con seno in mostra), dipinte con vividi colori, che Malvasia scelse come simbolo dell’onore e del successo della sua famiglia. In altre sale, le scene di caccia nobiliare rappresentano il gusto aristocratico per il dominio della natura, e ci trasportano in un’atmosfera di fasto ormai perduto. Secondo amicidelleacque.org, in questa villa operò il Dentone (Girolamo Curti) che lavorò sul soffitto della doppia loggia a forma di “T” assieme agli allora giovanissimi decoratori Brizio, Tognino, Franceschino Carracci, Valesio.

La leggenda del fantasma di Clara

Nonostante la fama sinistra che avvolge Villa Clara, la leggenda della bambina o adolescente murata viva dal padre geloso non trova riscontro nella realtà storica. Dopo diversi passaggi di proprietà, stando a amicidelleacque.org la villa fu acquistata da Clara Mazzetti, vedova Barzaghi, a cui deve il nome attuale: Villa Clara. Clara Mazzetti fu una figura decisiva per la rinascita della villa, che riportò alla sua antica gloria, riqualificando i saloni del piano terra e arredando nuovamente l’edificio con gusto ed eleganza. L’architettura della villa era molto avanzata per l’epoca, con un sistema di riscaldamento che, dal camino del salone principale, distribuiva aria calda nelle stanze circostanti attraverso condotti nascosti sotto il pavimento in quercia. Purtroppo, nei decenni successivi, alcuni vandali danneggiarono il pavimento, nel tentativo di trovare presunti tesori nascosti sotto le tavole.

Chi visita oggi la villa, resta colpito dalla grandezza degli ambienti e dalla qualità degli affreschi, che sopravvivono come testimonianza dell’eleganza e del fascino del passato. Scale nascoste permettevano un tempo alla servitù di muoversi tra le cucine nei sotterranei, i piani nobili e il sottotetto, mentre ingegnosi montacarichi trasportavano pietanze e vini ai commensali.

Avvistamenti e rumori

Mentre percorrevamo le stanze e i corridoi della villa, c’erano avvenimenti strani che si aggiungevano all’inquietudine della visita. Chi ha visitato Villa Clara ha riferito di aver udito suoni inspiegabili: il rumore di crolli improvvisi, come se il peso dei secoli stesse cedendo da un momento all’altro, o addirittura il suono lontano e sinistro di una motosega. Inoltre, qualcuno ha giurato di aver visto una figura minuta apparire brevemente ad una finestra bianca. Forse sono solo suggestioni, ma il racconto delle persone ci ha fatto immaginare la donna, in cerca conforto e ancora legata a quel luogo.

Un ringraziamento speciale va all‘Associazione Vitruvio e alla guida Francesco, che con il tour “Fantasmi in Villa” ha reso possibile questa esperienza indimenticabile, permettendoci di scoprire le ombre e i segreti di Villa Clara.

Katia Di Luna

Affresco paesaggio
Allegoria alata
Caccia nobile con falco
Rappresenzazione gioventù e vecchiaia
Affresco con stemma Boncompagni

KatiaDiLuna

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