Il settore ceramico tra crisi e trasformazioni
Augusto Ciarrocchi ha aperto il dibattito affrontando il delicato momento che sta vivendo l’industria ceramica italiana. “Il nostro settore sta subendo una contrazione del mercato, con un calo del 4% nel fatturato estero e del 6% in quello nazionale”, ha dichiarato Ciarrocchi, facendo riferimento alle sfide derivanti dall’incertezza economica globale e dalla mancanza di politiche stabili in ambito edilizio. Il presidente di Confindustria Ceramica ha inoltre lanciato un allarme sulla possibile delocalizzazione delle imprese italiane a causa dell’aumento dei costi energetici e delle difficoltà normative.
Secondo Ciarrocchi, la regolamentazione europea sul sistema di scambio delle emissioni (ETS) sta mettendo a dura prova il comparto, che rischia di vedere compromessa la propria competitività a causa di costi sempre più elevati. “Siamo a favore della transizione energetica, ma deve essere affrontata con equilibrio per garantire lo sviluppo sostenibile senza penalizzare le imprese”, ha sottolineato, chiedendo un approccio più pragmatico da parte delle istituzioni europee.
Decarbonizzazione: opportunità o minaccia?
Durante il convegno, Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison, ha fornito una panoramica sul ruolo dell’Italia nell’economia globale, evidenziando la forza competitiva della sua manifattura, nonostante le difficoltà economiche internazionali. Tuttavia, Fortis ha avvertito che la rigida applicazione degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea potrebbe indebolire l’industria ceramica e altri settori energivori. “La transizione energetica è un obiettivo necessario, ma non possiamo permetterci che porti alla deindustrializzazione dell’Europa”, ha affermato, ricordando il contributo fondamentale della ceramica italiana alla bilancia commerciale europea.
Anche Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio tra sostenibilità ambientale e tutela del tessuto industriale. Il ministro ha confermato che l’Italia ha quasi completamente eliminato la dipendenza dal gas russo, ma ha avvertito che il prezzo dell’energia rimane una questione critica per il futuro.
Innovazione e competitività: il ruolo delle istituzioni
Nel suo intervento, Regina Corradini D’Arenzo, amministratrice delegata di SIMEST, ha lodato la capacità innovativa del settore ceramico italiano, che esporta l’80% della sua produzione, affermandosi come leader mondiale. SIMEST, società del gruppo CDP, continua a supportare le aziende del comparto attraverso finanziamenti agevolati e investimenti strategici, contribuendo non solo alla loro crescita economica, ma anche a sostenere lo sviluppo delle competenze e del capitale umano.
Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE, ha evidenziato l’importanza delle fiere internazionali come Cersaie per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Grazie al supporto di ICE, molte aziende sono riuscite ad aumentare le loro esportazioni, nonostante il difficile contesto globale. “L’export del settore ceramico è in lieve recupero nel 2024 dopo un calo nel 2023”, ha dichiarato Zoppas, invitando le aziende a sfruttare tutte le opportunità offerte dal sistema fieristico per consolidare la propria presenza sui mercati esteri.
Le richieste dell’industria: energia e sostegno alle imprese
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha chiuso il convegno con un appello alle istituzioni europee e nazionali affinché prestino maggiore attenzione alle esigenze del settore industriale italiano. “Il nostro comparto ceramico ha investito miliardi di euro nella sostenibilità ambientale, raggiungendo risultati significativi come il 100% di riciclo di acqua e scarti di produzione. È essenziale che questi sforzi vengano riconosciuti”, ha affermato Orsini.
Il presidente di Confindustria ha inoltre sottolineato la necessità di politiche che garantiscano tempi certi per la realizzazione delle infrastrutture e una maggiore competitività a livello europeo. Ha chiesto, infine, un intervento urgente per abbassare il costo dell’energia e misure concrete per favorire il rilancio dell’occupazione giovanile, a partire da agevolazioni fiscali e incentivi per l’acquisto della prima casa.
Cersaie: una vetrina per il Made in Italy
Cersaie 2024 si conferma quindi un evento cruciale non solo per mostrare le ultime innovazioni del settore ceramico, ma anche per discutere le sfide che l’industria deve affrontare. La manifestazione, che riunisce i principali attori del settore a livello internazionale, è un’opportunità per rilanciare il dibattito su temi strategici come la transizione energetica, la competitività e la sostenibilità.