Le Olimpiadi di Parigi 2024, attese con grande entusiasmo per il ritorno del grande evento sportivo nella capitale francese, si stanno trasformando in un incubo per molti atleti e organizzatori. Oltre alla bufera sull’atleta iperandrogenica Imane Khelif, anche le condizioni ambientali, logistiche e sanitarie stanno scatenando una serie di polemiche che rischiano di offuscare l’intero evento.
Il caso della Senna: acque torbide e infezioni
Uno degli episodi più controversi riguarda le gare di nuoto e triathlon svoltesi nella Senna, il fiume simbolo di Parigi. Nonostante i massicci investimenti per la bonifica delle acque, che ammontano a circa 1,4 miliardi di euro, le recenti forti piogge hanno peggiorato drasticamente la qualità dell’acqua, aumentando la concentrazione di batteri pericolosi come l’Escherichia coli. La triatleta belga Claire Michel, dopo aver partecipato alla gara individuale di triathlon, è stata colpita da un’infezione batterica, portando il Belgio a ritirare la squadra dalla staffetta mista in segno di protesta.
Le dichiarazioni degli atleti sono eloquenti e sconcertanti. Gregorio Paltrinieri, nuotatore italiano, ha fatto un commento pungente, paragonando l’esperienza d nuoto alla scena del film “Troppo Forte” di Carlo Verdone: ” Una palude che faceva schifo. Mi sarò bevuto dai sei a sette litri di m***”. Le sue parole, purtroppo, riflettono una realtà poco lusinghiera e hanno acceso ulteriormente il dibattito sulla sicurezza delle acque parigine.
Anche il canadese Tyler Mislawchuk ha sofferto visibilmente, vomitando numerose volte durante e dopo la competizione. La triatleta belga Jolien Vermeylen ha ironicamente sottolineato la situazione, affermando che l’acqua della Senna “non ha certo il sapore della Sprite o della Coca Cola”. Questi commenti denotano il disagio degli atleti e sollevano seri interrogativi sulle condizioni di gara.
Disagi nel Villaggio Olimpico: Ceccon e le critiche
Non solo le condizioni delle acque stanno destando preoccupazione, ma anche quelle del Villaggio Olimpico. Thomas Ceccon, medaglia d’oro nei 100m dorso, è stato filmato mentre dormiva all’aperto, sdraiato su un prato con la divisa e il borsone della delegazione italiana. Il video, girato da un altro atleta straniero, ha rapidamente fatto il giro del mondo, evidenziando le difficoltà logistiche e le carenze strutturali del villaggio.
In un’intervista, Ceccon ha criticato apertamente le carenze dell’hotel: “Si mangia male, fa caldo e non c’è l’aria condizionata. Molti atleti si spostano e se ne vanno”. Le sue parole sono state un duro colpo per l’organizzazione, già sotto pressione per le questioni legate alla qualità delle acque.
La risposta degli organizzatori
Gli organizzatori delle Olimpiadi hanno cercato di minimizzare le critiche, sostenendo che la decisione di gareggiare nelle acque della Senna è stata presa dal Comitato Olimpico Internazionale, che ha assicurato il rispetto degli standard di sicurezza. Tuttavia, con la 10km femminile e maschile di nuoto di fondo ancora in programma, rimane da vedere come verranno gestite le competizioni e se ci sarà un “piano B” per salvaguardare la salute degli atleti.
Le Olimpiadi di Parigi 2024, lungi dall’essere una festa dello sport, rischiano di essere ricordate come uno dei peggiori eventi nella storia olimpica. Tra acque contaminate, disagi logistici e critiche feroci da parte degli atleti, l’immagine dei Giochi ne esce profondamente danneggiata.
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