NonSolo.TV intervista Francesco Miceli: la vocazione medica, le passioni e l’impegno per Rapallo

Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 si andrà al voto per le elezioni Europee ma in diverse cittadine del Bel Paese sarà anche tempo di andare al voto per eleggere sindaci e presidenti di Regione: si andrà alle urne per le Regionali in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria e per le Amministrative in ben 3.700 Comuni italiani, tra cui 125 comuni liguri e tra di essi uno dei più grandi è quello di Rapallo, amministrato da un decennio dal centrodestra (il sindaco in carica è di Forza Italia).

Tra le possibili alternative c’è Elisabetta Ricci, alla guida della lista civica “noi per Ricci Elisabetta”, in lizza per eventualmente diventare la prima donna sindaco del paesino in provincia di Genova.

Accanto ad Elisabetta Ricci si è candidata una schiera di professionisti, tra cui il cardiochirurgo Francesco Miceli, con cui abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta anche per mettere in luce aspetti non strettamente legati alla professione e all’impegno politico.

Ché per conoscere il dottor Miceli dal punto di vista professionale basta fare qualche giro sul web e leggere il suo curriculum vitae, mentre dal punto di vista politico basta dare un occhio ai suoi social (dove è molto attivo) – e comunque anche noi gli abbiamo voluto chiedere qualcosa in tal senso.

D: Al di là del camice, Francesco Miceli chi è? Quali sono le sue grandi passioni?

R: Al di là del camice chi mi conosce dice che sono una persona semplice, attento a tutto quello che mi circonda, forse un po’ disordinato in casa ma mai sul lavoro. Le mie passioni sono lo sport, i libri, i bei film. Sono un tifoso di mio figlio che gioca a calcio e seguo mia figlia che fa ginnastica. Mi piace collezionare fotografie antiche, anche di Rapallo.

D: Parlando di cinema, ché è uno dei temi cardine del nostro sito, qual è il suo film ed il suo attore preferito?

R: Non si può definire l’unico ma mi è piaciuto molto “Nuovo Cinema Paradiso”, tornando ai tempi vecchi. Mi piacciono anche quelli che fanno un po’ ridere, come ad esempio “Non ci resta che piangere” e molti film americani, ma non quelli dell’ultima generazione sicuramente. Attori preferito? Sicuramente Dustin Hoffmann e Savino, Verdone e Alberto Sordi. Ce ne sarebbero tantissimi.

D: Per quanto riguarda la sua professione, una curiosità che sicuramente balena in mente quando si ha a che fare con professionisti del settore: quando ha deciso di diventare medico?

R: La vocazione è giunta da giovanissimo. Avrei voluto fare il veterinario perché amo molto gli animali. Non so quando sia arrivato il passaggio dall’animale all’uomo, ma continuo ad avere comunque un grande rispetto per tutti, animali ed umani.

D: Infine, doveroso tornare all’impegno politico: cosa manca secondo lei a Rapallo e cosa può essere migliorato?

R: Mi piacerebbe una maggiore attenzione al decoro ed al verde pubblico, passando magari da una maggior cura dei parchi e delle strutture dedicate ai giovani.
Il nuoto, il minigolf, il tennis e la pallacanestro sono delle eccellenze come il calcio in Rapallo ed un’attrattività della città passa anche attraverso il miglioramento delle infrastrutture già esistenti. C’è da riconoscere un gran lavoro per lo sport in questi anni che sicuramente va proseguito dando ancora maggior risalto anche agli sport considerati “minori”.
Rapallo deve vivere 365 giorni all’anno e e puntare anche a un turismo di tipo sportivo e culturale, mare, collina, sport e cultura, senza trascurare gli splendidi percorsi già presenti per chi ama l’escursionismo…


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