La storia di Rocky Balboa è ben nota a tutti gli appassionati di cinema: un pugile bianco sconosciuto di Filadelfia lotta per sbarcare il lunario con magre entrate dai suoi match di boxe.
Un giorno, gli si presenta l’opportunità della vita: affrontare il campione del mondo in carica, Apollo Creed, in un incontro originariamente pensato solo come spettacolo. Apollo Creed sceglie lui – tra tanti altri pugili sconosciuti – per via del soprannome che lo colpisce, the Italian Stallion.
L’incontro tra Apollo Creed e Rocky sembra destinato ad essere una pura formalità per il campione del mondo in carica ma la tenacia e l’ardore di Rocky sorprendono Apollo, che non riesce a metterlo al tappeto e vincerà soltanto ai punti: Apollo Creed manterrà così il titolo ma perderà la gloria, giacché tutti gli onori sono destinati a Rocky, il quale ha compiuto l’impresa della sua vita (avrà modo di fare anche meglio nei capitoli successivi della saga, sappiamo bene).
Se la storia di Rocky è discretamente nota (chiediamo venia qualora il post rappresenti per voi uno spoiler) meno noto è che il personaggio di Rocky è stato ispirato ad un pugile realmente esistito: il classe ’39 (nato a New York ma com origini tedesche, ucraine e polacche) Chuck Wepner.
È il 24 marzo 1975 quando il celebre manager Don King organizza un affascinante incontro di pugilato tra il campione del mondo in carica, Muhammad Ali, e un pugile relativamente sconosciuto, Chuck Wepner.
Nonostante la vittoria finale di Ali, il combattimento passa alla storia della boxe poiché vede il leggendario Ali affrontare significativi ostacoli, addirittura finendo al tappeto durante il nono round. Wepner dal canto suo finirà KO soltanto nel quindicesimo e ultimo round, dopo una strenua resistenza.
Tra gli spettatori dell’incontro c’è il giovane Sylvester Stallone, che viene ispirato da Wepner e scrive sulla sua (romanzata) storia una sceneggiatura in soli tre giorni. Il copione in seguito subì diverse revisioni prima di assumere la sua forma definitiva, rendendo omaggio al pugile poco noto ma destinato alla gloria grazie alla sua resilienza.
Ma non solo Rocky: Chuck Wepner ha ispirato un altro film realizzato nel 2016, intitolato “The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa” (ma anche noto come Cuck).
Il film è incentrato sulla vita di Chuck Wepner e sul suo incontro con Muhammad Ali di cui abbiamo scritto poc’anzi.
Diretto da Philippe Falardeau, ha Liev Schreiber nel ruolo di Wepner ed ha ottenuto ottimi riscontri da parte della critica.
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