Ci siamo, Barbara D’Urso ha parlato. Intervistata da Repubblica, la conduttrice ha spiegato come sono andate davvero le cose in casa Mediaset. Per la prima volta, non usa la sua proverbiale diplomazia e racconta il suo dispiacere. Mediaset pochi giorni fa ha firmato un comunicato in cui spiegava che in accordo con la D’Urso, avevano deciso che avrebbe lasciato, dopo 15 anni, la conduzione di pomeriggio cinque. Ebbene le cose non starebbero così:
“Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: “Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio 5”. Io non ho concordato niente. Ne ho sopportate tante — forse un giorno lo racconterò — ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no”.
Dunque la decisione sarebbe stata univoca. La D’Urso non avrebbe mai lasciato la sua “creatura” pomeriggio cinque che si è cucita addosso negli anni.
Che le cose per lei in azienda stavano cambiando però, se n’era accorta quando a marzo, sul profilo QuiMediaset erano apparsi degli insulti nei suoi confronti e di quelli di Mara Venier. Questo perché Barbara aveva mandato a Domenica In un video messaggio per la sua amica Gabriella Labate che era ospite. Ecco cos’ha detto la conduttrice in merito:
“Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Tr**e mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione”.
Dopo questa situazione la conduttrice, chiede al suo agente Lucio Presta di chiedere spiegazioni. Se non la vogliono più è disposta ad andarsene rescindendo prima del tempo il contratto, se così non fosse allora vorrebbe più spazio, magari un prime time:
“Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa. Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza”.
Il 26 giugno però, l’azienda chiama Presta e fa marcia indietro. Gli chiese se sono ancora interessati a chiudere il contratto in anticipo perché vogliono fare partire Pomeriggio Cinque con la nuova conduttrice già da settembre. Presta dice di no perché ormai con i palinsesti chiusi che altri accordi potrebbero prendere?
“Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più.
Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni”.
Infine la D’Urso ha parlato del trash che tanto viene affiancato al suo nome:
“Ho letto via il trash, la D’Urso trash. Ma che cosa è il trash? Perché fino a tre anni fa a mezzanotte e mezza i personaggi a Live Non è La d’Urso non erano di serie A? Primo: col budget che si era man mano ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio Cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca. Perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal CDR. Mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash. Non solo non vengono fermate, vengono esaltate!”.
Ora io non amo la D’Urso e la televisione che fa. Io amo il trash l’ho sempre detto ma per me quello che faceva lei era davvero troppo. Non so come spiegare posso solo dire che mi provocava imbarazzo. Detto questo però penso che nessuno si meriti di essere trattato così, tanto meno una persona che per 15 anni ha dato tutto per l’azienda. Lei praticamente viveva a Mediaset. Finché faceva ascolti l’hanno spremuta per bene, addirittura tre programmi contemporaneamente faceva, poi quando gli ascolti sono calati è stata cacciata in malo modo. È proprio vero che siamo tutti utili e nessuno indispensabile.. questo fa un po’ tristezza.
Per oggi è tutto, baci velenosi a tutti
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