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Man on Fire – il fuoco della vendetta come finisce? È basato su una storia vera? Trama, curiosità e finale

Man on Fire – il fuoco della vendetta è un film avvincente e ricco di sentimenti che ha come protagonisti attori pluripremiati. Qui di seguito ti sveliamo non solo come finisce ma anche se è ispirato ad una storia vera, analizzando nel dettaglio trama, curiosità e finale.

La trama e il cast del film Man on Fire

“Man on Fire – Il fuoco della vendetta” è un film del 2004 diretto da Tony Scott e basato sul romanzo omonimo di AJ Quinnell. La storia narra le vicende dell’ex agente della CIA John Creasy, interpretato da Denzel Washington, che viene assunto come guardia del corpo di una bambina di nome Lupita, detta Pita (Dakota Fanning) in Messico. Dopo un rapimento brutale della bambina, Creasy viene gravemente ferito ma decide di mettere in atto una vendetta implacabile contro i rapitori. Accanto a Denzel Washington e a Dakota Fanning il premio Oscar Christopher Walken nel ruolo di Paul Rayburn.

Film tratto da una storia vera?

Il film non è basato su una storia vera, sebbene il personaggio di John Creasy sia un personaggio ricorrente nei romanzi di AJ Quinnell. Ad onore del vero quest’ultimo per scrivere il suo romanzo ha tratto ispirazione da due casi di rapimento realmente accaduti. Uno riguarda il rapimento avvenuto a Roma nel 1973 di John Paul Getty. Il secondo concerne invece il rapimento di un bambino a Singapore ucciso dai suoi aguzzini perché il padre rifiutò di pagare il riscatto.

Il finale di Man on Fire: ecco come finisce il film

Durante il suo cammino di vendetta, Creasy uccide uno per uno i membri della banda responsabile del rapimento di Lupita. Nel frattempo, stringe un legame speciale con la bambina e la protegge con tutto se stesso. Alla fine, Creasy riesce a rintracciare il capo dei rapitori e scopre che dietro il rapimento c’è un ricco imprenditore canadese corrotto. Creasy uccide il capo dei rapitori ma viene colpito a morte.

Il finale del film mostra Creasy morente mentre tiene la mano di Lupita, che è stata liberata e riunita con la sua famiglia. Creasy muore serenamente e il film termina con una scena in cui Lupita sorride mentre sta giocando a nuoto.

Curiosità

“Man on Fire – Il fuoco della vendetta” è noto per la sua narrazione intensa e per le performance di attori di un certo calibro. Inizialmente Pita avrebbe dovuto chiamarsi Pinta ma quando l’autore del libro ha scoperto che in messicano significasse prostitute, ha deciso di convertire il nome in Pita come nomignolo di Lupita.

Il film è stato apprezzato per la sua combinazione di azione, dramma e suspense, nonché per la rappresentazione della relazione speciale tra Creasy e Lupita

Alessia D'Anna

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