Paola Caruso e le critiche assurde dei social dopo la sua ospitata a Verissimo | Le pillole de La Velenosa

Paola Caruso come personaggio televisivo non mi è mai piaciuta. Ho trovato spesso le sue ospitate e i suoi ruoli in TV di cattivo gusto. Detto questo però, in questo momento mi sento di esprimerle tutta la mia solidarietà per quello che sta affrontando. Mentre era in vacanza a Sharm El Sheik, il figlio Michele si è sentito male e un medico del posto gli ha fatto un’iniezione che gli ha causato gravi danni ad una gamba. Il bambino purtroppo da allora fatica a camminare. Ospite ieri a Verissimo, la Caruso ha spiegato cosa è successo a Michele:

“Da questa risonanza adesso abbiamo la certezza di quello che è successo… Questo farmaco che gli è stato iniettato è un farmaco sia tossico che non si inietta ai bambini sotto i 12 anni… In più probabilmente lui è allergico a questo farmaco e quindi gli ha bruciato tutto il nervo… Pensa a mio figlio il dolore e poi non ha sentito più niente.
Alla fine tutti questi dottori con cui ho parlato sono concordi del fatto che il bambino si debba operare… Lui non si riprende più, se io lascio mio figlio così, lui camminerà tutta la vita con un tutore, c’è una sola possibilità per farlo camminare ed è l’intervento.
Un intervento difficile, molto difficile e non è immediato… Il risultato si vedrà tra un anno… Io dovrò stare un altro anno della mia vita pregando tutti i giorni perché mio figlio cammini… Una soluzione c’è e deve andare bene… Non posso pensare che mio figlio resta così, non ci riesco.
Io ho una possibilità Silvia per far camminare mio figlio e ovviamente lo faccio… Ho deciso di operare mio figlio e lo farò in Italia con un equipe di dottori italiani e sono contentissima… Ho una speranza di fare camminare mio figlio… Non dormo già da 4 o 5 giorni perché ho paura… Non ce la faccio a sostenere, a pensare mio figlio che lo operano, ho anche pensato di non farlo operare… Mi sono dovuta fare di nuovo forza, mi sono messa la mia armatura e mi sono detta andiamo ad affrontare quest’altra battaglia”.

Ho deciso di scrivere questo pezzo non solo per esprimere solidarietà a Paola ma anche perché ho letto sui social un sacco di cattiverie verso questa madre che non ha colpe in questa situazione. La gente è sempre pronta a giudicare, è così frustrata che anche in questa situazione ha dovuto insultare e offendere. Ho letto gente che scriveva “Eh ma un bambino non si porta in quei posti”… Che posti? In un villaggio turistico dotato di ogni confort a Sharm El Sheik, meta super turistica? Manco lo avesse portato a Kabul…

“È la terza volta che va a Verissimo, sfrutta il figlio per visibilità”… Ma dopo quello che le è successo a Verissimo ci può andare anche mille volte non solo tre! Le cure saranno costose e se il gettone che le danno a Verissimo la può aiutare, ben venga.

“Ancora? Ma quante volte l’ha raccontata sta storia?”… Quando si dice la sensibilità delle persone. Quando vedo questi commenti vado sempre a vedere i profili di chi li scrive e immancabilmente sono: donne, con il profilo pieno di santi e preghiere, spesso madri e nonne. Qui mi cadono talmente le braccia che devo spegnere i social e uscire a fare una passeggiata. Spero che nessuno di quelli che parlano a sproposito debba mai vivere quello che sta vivendo la Caruso in questo momento! Sono anni che lavoro con i social e non dovrei più sorprendermi di nulla e invece, la cattiveria gratuita non riesco ancora a farmela scivolare addosso.

Per oggi è tutto, baci velenosi a tutti


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