Questa sera su Rai Uno andrà in onda I cacciatori del cielo. Il primo canale vuole omaggiare l’areonautica e il suo centenario. Il film è diretto da Mario Vitale e tra gli attori presenti nel cast vi è Beppe Fiorello.
I cacciatori del cielo è una docufiction che è stata realizzata grazie all’utilizzo di molteplici materiali tra cui testimonianze, materiale d’archivio e disegni animati, per raccontare le imprese eroiche di Francesco Baracca, Pier Ruggero Piccio (Luciano Scarpa) e Bartolomeo Piovesan (Andrea Bosca) che nel 1915 iniziano a lavorare nel campo di aviazione di Udine per contrastare i raid austroungarici che vengono sconfitti grazie alle capacità metalmeccaniche di Piovesan. Successivamente alla disfatta di Caporetto i tre ragazzi vengono trasferiti a Treviso luogo dove Baracca e Piccio vengono insigniti di una medaglia d’oro al valore militare, proprio poco prima che Baracca muoia, a soli 30 anni, l 19 giugno del 1918, durante la Battaglia del Piave, per una missione sul Montello. Nella fiction ovviamente viene raccontata anche la vita privata dei protagonisti, ad esempio l’intensa storia d’amore tra Baracca e Norina (Claudia Vismara).
Ad interpretare Francesco Baracca è Giuseppe Fiorello, che rivestirà appunto i panni del giovane aviatore divenuto capitano della 91esima squadriglia. nell’immaginario collettivo Baracca è diventato un eroe nazionale in primis per la prima vittoria italiana nella Storia dell’ Areonautica (7 aprile 1916) ma anche per il suo coraggio nell’intraprendere le missioni più complesse e pericolose. Il suo stemma aereo, il cavallino rampante, divenne riconosciuto da tutta la popolazione. Non è un caso se oggi è il simbolo della Ferrari. Fu la stessa madre di Baracca a regalarla ad Enzo Ferrari, dicendo che gli avrebbe portato fortuna.
I cacciatori del cielo inizia con una presentazione di Baracca:
“Mi chiamo Francesco Baracca. Sono un pilota del Regio Esercito. Prima di diventare aviatore ero al Piemonte Cavalleria. L’aviazione era ancora ai suoi albori, in pochissimi si avventuravano nei cieli… Un giorno assistetti a uno di quei primissimi voli e fu subito una folgorazione! Vedere quell’aereo che si librava nel cielo, vederlo entrare e scomparire tra le nuvole… Capii immediatamente che l’aviazione sarebbe stato il futuro e io volevo farne parte. Poi, il 24 maggio 1915, tutto cambiò”.
Attraverso il racconto romanzato ed emozionante, viene portata sullo schermo questa storia realmente accaduta che ha colpito il pubblico per aver comunque abbracciato tematiche quali l’amore, l’amicizia, il coraggio ed il sacrificio.
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