Quando si sente Sylvester Stallone si pensa subito a Rocky Balboa, ma avete mai immaginato di vederlo all’interno de Il Padrino? Beh, anche lo stesso attore si era visto recitare all’interno della pellicola di Francis Coppola. Purtroppo però non è mai avvenuto: curiosi di sapere il perché?
Recentemente, l’attore interprete di grandi successi, tra i cui ultimi lavori vi è anche Guardiani della Galassia Vol.3, ha rivelato in un’intervista di aver chiesto di poter partecipare come comparsa nel Padrino. In particolare avrebbe voluto essere presente nella scena del matrimonio. A quanto pare però, la produzione non avrebbe ritenuto idonea la sua candidatura, non è stato considerato il “tipo giusto”.
“Sono andato alla Paramount e ho detto: Posso fare la comparsa nella scena del matrimonio?. Mi hanno risposto: Sì, ma non sappiamo se sei il tipo di persona. E io: Non sono il tipo? Per recitare sullo sfondo, nascosto dietro una c***o di torta nuziale?“. Ha dichiarato l’attore, che vedendosi rifiutare per un ruolo anche marginale in un film che ha fatto la storia del cinema, è rimasto colpito. Di certo però non si è arreso, anzi, ha ottenuto la sua rivincita.
Ultimamente, Sylvester Stallone infatti attualmente sta avendo un ruolo in Tulsa King. 50 anni dopo il No per il Padrino, finalmente può interpretare un mafioso nella serie tv western, e non uno qualunque bensì il generale Manfredi che uscendo dal carcere dopo 25 anni, creerà il suo impero criminale.
Ma quali potrebbero essere le cause di questo rifiuto oltre all’idea di Stallone visto come il tipo non giusto anche solo per una comparsa? Probabilmente, non ci si era resi conto del successo che il Padrino avrebbe ottenuto. Lo stesso Al Pacino aveva dichiarato al New York Times :“Mi sono sentito come se, all’improvviso, un velo fosse stato sollevato e tutti gli occhi fossero puntati su di me. Certo, erano su altri nel film. Ma “Il Padrino” mi ha dato una nuova identità con cui è stato difficile far fronte. È un lavoro in cui sono stato così fortunato a partecipare. Ma mi ci è voluta una vita per accettarlo e andare avanti. Non è come se avessi interpretato Superman”.
Chissà dunque se adesso il regista si è pentito della sua scelta o se effettivamente Sylvester era destinato semplicemente ad altro.
Per certo, fa una certa impressione vedere come una icona dell’italianità negli States come Stallone (autodefinitosi lo Stallone italiano in Rocky) venire scartato perché poco “italiano”.
Ricordiamo le origini di Sly – figlio di Frank Stallone, nato in Puglia, e di Jacqueline Labofish, figlia di un ebreo ucraino di Odessa e di una cattolica francese: forse nella produzione de Il Padrino hanno notato più queste radici est europee.
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