E’ uno degli astri nascenti della trap tricolore.
Uno, perché sono centinaia (e forse ci limitiamo) i trapper che provano a trovare la ribalta scrivendo rime e decine hanno la qualità e l’attitudine adatta a farlo.
Fra di essi c’è sicuramente Paky, nome d’arte del napoletano (trapiantato a Napoli – a Rozzano per la precisione) Vincenzo Mattera, classe 1999.
Autore di diverse tracce capace di ottenre un enorme riscontro sulle piattaforme di streaming (a partire da ‘Rozzi’, dedicata proprio a Rozzano) Paky è stato tra i protagonisti del ‘LoveMi’, il grande concerto benefico organizzato a Milano da J-Ax e Fedez lo scorso 28 giugno.
Paky ha cantato alcune delle sue tracce, tra cui ‘Blauer’ – una canzone con un testo forte in cui si dichiara “Figlio di puttana, non finocchio”.
Ma ad aver avuto grande eco, in queste ore e giorni, è la reazione di un signore sulla cinquantina, componente della security del concerto.
Una reazione basita (seguita da un emblematico cenno di sconforto con il capo) che lo ha reso rapidamente un eroe del web.
Yeah
Okay
Yeh-yay
Yeh-yao
Diego
Chiedo scusa se non uso Internet
Un vero ghetto boy non sta su Internet
Faccio le storie in strada, non su Insta
C’ho le buste dentro al Blauer
Sai che muoio chiatto come Homer
Dillo al tuo locale, al tuo promoter
Non vendo più io, vende il mio nome
Dieci babbà, vuoi il mio cachet (Ah)
Questa che mi vede apre le cosce
Vorrebbe un figlio col mio cognome
Mio fratello a terra non si muove
C’ha dieci anni nel suo Blauer
Figlio di puttana, non finocchio
Ho una .9 vera, non farlocco (Non farlocco)
Dico solo vero, no Pinocchio (Ah)
Metto rapper puttane in ginocchio
Volevo una Glock, ora ne ho quattro
Volevo un chilo, ne ho presi otto (Ne ho presi otto)
Volevo il mio jeans fosse di marca
Prima mi vestivo solo tarocco
Metto droghe nella Vuitton, droghe nel giubbotto
Metto palle e pesce insieme quando me la fotto
Spendo dieci K al mese, manco me ne fotte
Tanto dopo li rifaccio come niente fosse
Glory
Chiedo scusa se non uso Internet
Un vero ghetto boy non sta su Internet
Faccio le storie in strada, non su Insta
C’ho le buste dentro al Blauer
Sai che muoio chiatto come Homer
Dillo al tuo locale, al tuo promoter
Non vendo più io, vende il mio nome
Dieci babbà, vuoi il mio cachet (Ah)
Questa che mi vede apre le cosce
Vorrebbe un figlio col mio cognome
Mio fratello a terra non si muove
C’ha dieci anni (Ah) nel suo Blauer
Figlio di puttana, non finzione (Non finzione)
La .9 che c’hai in mano non funziona (Non funziona)
Quest’anno ho chiuso due date a Riccione
La scena in Ita è piena di ricchioni
Ho più di cento pezzi come un puzzle
Il più duro dei tuoi qui da me è un bravo ragazzo (Ah, oh)
Ho più di cento amici dentro al carcere
Gli altri rimasti fuori sembra che vogliano andarci
Blauer black, T-Max black, sembra facciamo scissione
Dentro al cell, BerryBlack pieno di intercettazioni
Morte in mano, e del domani qua nessuno se ne importa (Ah)
Condanne troppo lunghe, sta vita è troppo corta
Chiedo scusa se non uso Internet
Un vero ghetto boy non sta su Internet
Faccio le storie in strada, non su Insta
C’ho le buste dentro al Blauer
Sai che muoio chiatto come Homer
Dillo al tuo locale, al tuo promoter
Non vendo più io, vende il mio nome
Dieci babbà, vuoi il mio cachet (Ah)
Questa che mi vede apre le cosce
Vorrebbe un figlio col mio cognome
Mio fratello a terra non si muove
C’ha dieci anni nel suo Blauer
Chiedo scusa se non uso Internet
Un vero ghetto boy non sta su Internet
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