Caccia a Ottobre Rosso, qual è la storia vera dietro il film?

Questa sera, alle 21:10, su Iris, va in onda Caccia a Ottobre Rosso, film thriller-spionaggio del 1990 diretto da John McTiernan. La pellicola è tratta dal romanzo La grande fuga dell’Ottobre Rosso di Tom Clancy, che trae spunto dall’ammutinamento dello Storozhevoy del novembre 1975.

I protagonisti di questo film sono Sean Connery nei panni del capitano Marko Ramius, Alec Baldwin (Jack Ryan) e Scott Glenn, nel ruolo del comandante Bart Mancuso. Nel cast del film ci sono anche James Earl Jones, Sam Neill, Joss Ackland e Richard Jordan.

Mark Ramius ha il compito di guidare il sottomarino nucleare Ottobre Rosso per verificare l’efficienza del nuovo metodo di propulsione magnetoidrodinamica di nuova concezione, chiamata anche Caterpillar, che consente all’unità di muoversi silenziosamente senza l’ausilio di eliche.

Tuttavia, mentre l’equipaggio del sottomarino è convinto di dover portare a termine questo obiettivo, l’intenzione di Ramius è molto diversa: il capitano è infatti in rotta verso gli USA, con lo scopo di disertare e consegnare il sottomarino nelle mani degli americani. Ramius ha motivazioni non solo politiche: il capitano è in preda ad una crisi personale dopo la morte della moglie.

Come accennato, il film si ispira all’ammutinamento dello Storozhevoy, anche se nella storia vera le cose si svolgono in maniera diversa: in quel caso, infatti, l’intenzione del comandante e commissario politico, Valerij Sablin, era quella di recarsi a Leningrado per trasmettere un appello nazionale al popolo contro Breznev, reo secondo il comandante di aver abbandonato il leninismo e gli ideali comunisti.

Gli ammutinati furono disonorati e allontanati dalle forze armate, mentre Valerij Sablin verrà giustiziato il 3 agosto 1976.


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