Uno degli aspetti che accomuna le persone in vista è legato proprio al loro essere in vista: il ruolo da esse svolto, che le porta a essere per l’appunto persone famose, e come questo viene remunerato. Calciatori, attori, cantanti, persone dello spettacolo: si tratta di figure che hanno in comune l’essere costantemente sotto i riflettori, spesso anche nel privato, e le cui prestazioni lavorative sono compensate con somme tendenzialmente considerate molto alte. In molti casi questo genera un malcelato senso di antipatia, vedendo la persona famosa come qualcuno che riceve immeritatamente compensi principeschi e, in ultima analisi, da biasimare. Se non è inverosimile che l’essere famosi possa portare a eccessi sicuramente fuori misura, come per esempio le vociferate richieste di Shakira in fatto di frutta o la Bentley in livrea mimetica di Mario Balotelli, è altrettanto innegabile che spesso, in maniera più o meno discreta, siano proprio le persone più in vista a segnalarsi per la partecipazione a iniziative solidali, per beneficenza o per altre azioni sicuramente encomiabili, sfatando così il mito che le vorrebbe egoiste e viziate.
Un buon esempio viene proprio da Mario Balotelli. L’attaccante italiano, attualmente impegnato nella massima serie turca in forza all’Adana Demirspor, si è sempre distinto per i suoi comportamenti sopra le righe: la Bentley Continental in tenuta mimetica, che il calciatore ha utilizzato nelle strade di Manchester quando è stato nella rosa del Manchester City fra il 2010 e il 2013, è solo un esempio. Eppure proprio la stessa Bentley è stata al centro di un gesto che non è passato inosservato: nel suo trasferimento dai Citizens al Milan, a gennaio 2013, il calciatore ha messo all’asta l’auto di lusso, destinandone il ricavato in beneficenza.
Altro personaggio da sempre noto per le sue intemperanze è invece Naomi Campbell, della quale sono ben note le scenate nei confronti di collaboratori e dipendenti. La top model britannica è anche sempre stata molto attiva nel sociale e in iniziative di solidarietà. Per la sua sensibilità verso la situazione sudafricana e dell’Africa in generale, Nelson Mandela nel 1997 la nominò nipote onoraria: i due ebbero un rapporto molto affettuoso. Inoltre, nel 2005 ha rinunciato all’intero compenso per la partecipazione alla settimana della moda di New York, devolvendolo alle comunità colpite in quell’anno dall’uragano Katrina.
Non che ci sia bisogno, per fare beneficenza, di essere considerati eccentrici nella vita di tutti i giorni: Caroline Rhea, conduttrice e attrice canadese, ne è una dimostrazione. Conosciuta soprattutto per il suo iconico ruolo nella serie cult “Sabrina Vita da Strega”, ripreso anche nel recente remake di Netflix, non ha mai fatto mistero della sua attenzione verso iniziative benefiche. Nel 2004, per esempio, ha partecipato e vinto la prima edizione di Celebrity Blackjack, trasmissione con protagonista l’omonimo passatempo praticato specialmente online, devolvendo la vincita a un’associazione che si occupa di animali. Nel mondo del calcio, invece, passa spesso in secondo piano l’attivismo nel sociale di Cristiano Ronaldo. Universalmente riconosciuto come un professionista irreprensibile, viene tuttavia visto spesso come uno sportivo egocentrico e innamorato solo di sé stesso; al contrario, sono numerose le sue donazioni che dimostrano la sua attenzione verso temi sensibili. Tra queste ha particolare rilievo la vicenda alla quale fu partecipe nel 2014, quando militava tra le fila del Real Madrid: contattato circa la possibilità di mettere all’asta la sua maglia per raccogliere una somma a copertura di un’operazione chirurgica, il campione portoghese decise di farsi direttamente carico del costo dell’intera operazione.
Si può poi pensare a Lewis Hamilton, che per i suoi risultati storici in Formula Uno è spesso visto come una persona fredda e distaccata. Se è vero che la concentrazione necessaria nel suo lavoro è potenzialmente in grado di rendere il pilota britannico distante, non per questo l’apparenza corrisponde alla realtà: Hamilton, infatti, si è sempre distinto per la vicinanza a tematiche particolarmente sensibili. Nel mondo della F1 è uno dei più accaniti sostenitori del movimento Black Lives Matters, oltre a mostrarsi sempre molto attento su temi ambientali e ecologici. Ha recentemente fondato in Inghilterra un’associazione benefica, e nel gennaio 2020 ha fatto un’importante donazione per gli incendi che stavano funestando l’Australia. Gesti sicuramente significativi, che dimostrano ancora una volta come la fama non vada necessariamente a braccetto con l’egoismo.
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