Le compagne di squadra di Lia Thomas, nuotatrice transgender, hanno rivelato di sentirsi a disagio nel condividere lo spogliatoio con lei. Le atlete dell’Università della Pennsylvania sottolineano come Lia abbia ancora “parti del corpo maschili” e si senta “attratta dalle donne”, come riportato anche dal Daily Mail.
Intervistata dal tabloid britannico, una ragazza che condivide lo spogliatoio con la nuotatrice transgender precisa che Lia Thomas si copre le parti intime con l’asciugamano, ma le nudità dell’atleta emergerebbero comunque. Inoltre, pare sia stata lei stessa a confessare di uscire con donne.
Le nuotatrici hanno già sollevato il problema più volte, parlandone anche con l’allenatore del team, ma non hanno ottenuto nulla. “Ci è stato detto che non potevamo ostracizzare Lia non avendola negli spogliatoi e che non c’è niente che possiamo fare al riguardo, che in pratica dobbiamo girarci e accettarlo, oppure non possiamo usare il nostro spogliatoio”, ha detto una ragazza, che sottolinea come alla nuotatrice transgender sembri non importare nulla del loro imbarazzo.
Sempre secondo le ragazze del team, l’Università della Pennsylvania sarebbe “così concentrata sull’assicurarsi che Lia stesse bene e sul fare tutto ciò che poteva fare per lei” da non badare minimamente a ciò che pensano le altre atlete.
Per il momento la NCAA – che consente agli atleti transgender di competere con gli altri dopo aver completato un anno di terapia ormonale, ndr – non ha voluto inserirsi nella diatriba, passando di fatto la palla alla USA Swimming.
“Crediamo fermamente nell’inclusività e nell’opportunità per tutti gli atleti di sperimentare lo sport del nuoto in modo coerente con la loro identità ed espressione di genere”, ha fatto sapere l’organo di governo statunitense per il nuoto agonistico.
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