Nella nona stagione di Vite al Limite abbiamo fatto conoscenza con Cindy Vela, donna texana.
Protagonista del quarto episodio della stagione, viene così descritto il suo episodio: “Cindy lascia il suo letto solo due volte al giorno ma muoversi è estremamente doloroso per lei. Un amico spinge Cindy a chiedere aiuto per il suo stato di salute”.
Ma com’è andata la sua avventura in Vite al Limite? Come sta oggi Cindy?
La storia di Cindy Vela
Cindy Vela inizia la sua avventura nel programma Vite al Limite in condizioni già precarie. Il suo peso è di 278 chili quando si presenta dal dottor Nowzaradan, all’alba dei 45 anni.
La donna soffre di obesità da quando era piccola, ma le sue condizioni a Portland, in Texas, sono peggiorate. I suoi problemi di peso sono iniziati – come molti dei pazienti della serie – con degli abus sessuali in giovane età: da lì la scelta di Cindy di rifugirasi nel cibo, come farà in seguito dopo il divorzio dei genitori.
Sin dall’inizio del programma Cindy è allettata e respira davvero a fatica, nonostante gli aiuti.
E così – date le pracarie condizioni di salute – decide di chiedere aiuto al programma.
Il suo percorso, però, è da subito molto difficile – anche per colpa della sua assistente domestica (Denise) che non la aiuta col regime alimentare e che anzi le suggerisce di non cercare aiuto nel Dottor Now.
Come sta Cindy Vela oggi?
Grazie a Sandy (che lavorava in precedenza nella posizione poi occupata da Denise) Cindy ha iniziato il percorso e in un anno dinnanzi a Dottor Now è riuscita a perdere appena 18 kg, arrivando al peso di 260 kg.
A vanificare gli sforzi, le difficoltà di Cindy di accettare le piccole porzioni dei pasti e il necesario esercizio fisico richiesto.
Per il resto, non sappiamo nulla di Cindy Vela da oggi: come sottolinea ‘The Cinemaholic’ la sua pagina Facebook non include foto recenti e ciò è probabilmente dovuto a clausole contrattuali legate al programma.
Attendiamo di saperne di più, magari in una puntata ad hoc in cui si mostra le condizioni dei pazienti di ‘Vite al limite’ a distanza di tempo dal trattamento.
(Pubblicato l’8 aprile 2021 da Annarita Faggioni, rieditato e ripubblicato il 15 gennaio 2022)
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