Il complotto contro l’America è una storia vera? Curiosità sulla serie HBO

Questa sera, alle ore 21:25, su Rai 3, andrà in onda la prima puntata della miniserie televisiva “Il complotto contro l’America”, che trae ispirazione dal romanzo omonimo di Philip Roth pubblicato nel 2014 da Einaudi.

La miniserie si sviluppa quindi in uno scenario ipotetico, ovvero quello della vittoria dell’aviatore Charles Lindbergh alle elezioni presidenziali del 1940. Un successo che fa scivolare gli USA verso il fascismo e un’intesa sempre più marcata con la Germania di Hitler. Un contesto che viene raccontato tramite una famiglia ebrea operaia nel New Jersey, sconvolti dall’ascesa al potere di Lindbergh (che è tuttavia ammirato dal figlio più grande di Herman e Bess, Sandy).

Ambientato tra il giugno 1940 e l’ottobre 1942, il romanzo si apre con l’inaspettata candidatura a Presidente dell’aviatore da parte del Partito Repubblicano. Il racconto immagina come si sarebbe svolta la guerra se gli Stati Uniti si fossero uniti alle potenze dell’Asse, con successive restrizioni di ispirazione nazista alla libertà degli ebrei americani.

L’autore del romanzo, da cui si ispira la serie, ha centrato l’obiettivo di rendere il racconto molto aderente ad una possibile realtà. Nel libro, infatti, compaiono personaggi politicamente rilevanti e di grande spessore come Franklin Delano Roosevelt (che nel “vero” 1940 ha vinto le elezioni presidenziali, ndr), l’editorialista di gossip Walter Winchell, il senatore democratico non interventista Burton K. Wheeler, il sindaco di New York City Fiorello H. La Guardia, l’industriale e dichiarato antisemita Henry Ford e il ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop.

La maggior parte dei personaggi centrali dell’opera risulta essere una versione “drammatizzata” di persone realmente esistite. Il giovane Philip, interpretato da Azhy Robertson nella serie, e i suoi familiari più stretti prendono in prestito i loro nomi dai veri parenti di Roth: Herman (Morgan Spector), patriarca di famiglia e venditore di assicurazioni; sua madre, Elizabeth, o “Bess” in breve (Zoe Kazan); e il fratello maggiore, Sandy (Caleb Malis).

Al contrario, il cugino di Philip, Alvin (Anthony Boyle) e la zia Evelyn (Winona Ryder), che pure interpretano ruoli importanti sia nel libro che nella serie, non hanno riscontri nella vita reale. Anche Lionel Bengelsdorf (John Turturro), un rabbino conservatore che attira l’ira della comunità ebraica per il suo fermo sostegno a Lindbergh (Ben Cole), è un personaggio di fantasia.


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