Il 20 ottobre scorso è ricominciata su Rai Due la serie “Il Cacciatore”, giunta alla sua terza stagione. Come sanno bene gli appassionati che seguono attentamente le vicende de “Il Cacciatore”, la fiction, ambientata nei primi anni ’90, vede come protagonista il magistrato Saverio Barone, un giovane pubblico ministero che diventa uno dei protagonisti alla lotta alla mafia dopo le terribili stragi in cui perdono la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La figura di Saverio Barone si ispira a quella reale di Alfonso Sabella, magistrato oggi in servizio come giudice del Riesame al Tribunale di Napoli. Per realizzare la fiction, gli sceneggiatori hanno tratto spunto dal libro autobiografico di Sabella, intitolato “Il cacciatore di mafiosi”.
In diverse interviste Sabella ha precisato di aver intrapreso la carriera giuridica con l’obiettivo di diventare avvocato civilista, ma la vita ha poi preso un’altra strada, anche perché nel civile non c’erano posti disponibili all’epoca. Già nel 1993, subito dopo gli attentati a Falcone e Borsellino, Alfonso Sabella entrò come applicato alla Procura di Palermo guidata da Gian Carlo Caselli, dove rimase fino al 1999.
Anni durissimi, come racconta lui stesso, caratterizzato da un vero e proprio “contesto di guerra” e da scorte armate che dovevano inventarsi qualsiasi tecnica per non essere osservate.
Nel 1999 Sabella lascia la Procura e diventa magistrato di collegamento tra il ministero di Giustizia e la commissione parlamentare antimafia. Nel 2005 viene nominato vice capo Dipartimento dell’ organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del ministero della giustizia. Nel 2014 diventa anche assessore alla Legalità e Trasparenza del comune di Roma, nominato dall’allora sindaco Marino, ma l’incarico durerà poco più di un anno. Dal 2016 ricopre il ruolo di giudice del Riesame al Tribunale di Napoli.
Alfonso Sabella ha detto che la rappresentazione del suo personaggio nella fiction “Il Cacciatore” è fedele a livello professionale, ma lascia a desiderare dal punto di vista privato.
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