Lino Banfi nella bufera per il recente spot dove ricorda il suo ruolo di Allenatore nel pallone. Infatti, l’ex nonno di Un medico in famiglia e ambasciatore Unicef ha recentemente prestato il suo volto per uno spot di una compagnia telefonica.
Con un piccolo sfottò alla concorrenza, lo spot mostra Lino Banfi come allenatore nel pallone che inveisce contro l’antenna satellitare. Infatti, l’antenna non trasmette tutte le partite di calcio, cosa che invece fa la nuova promozione della compagnia telefonica. Per farlo, Banfi usa l’espressione “Porca Puttena”, che ha reso un classico la pellicola a tema calcio.
Purtroppo, l’espressione scherzosa non è piaciuta all’associazione dei genitori MOIGE. Infatti, l’associazione ha richiesto l’immediata censura dell’espressione con una denuncia. La segnalazione dei genitori è arrivata all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV. Così, questi due enti hanno deciso di trovare una soluzione di compromesso.
La pubblicità andrà in onda, promuovendo la stessa offerta e con le stesse modalità, ma Lino Banfi e la sua espressione verranno tagliati dallo spot. Secondo chi ha deciso, per attirare l’attenzione sullo spot si è tirato fuori uno stratagemma, ma nel modo sbagliato.
Infatti, si farebbe riferimento a un’espressione trash e controproducente, invece di trovare nuove soluzioni per poter promuovere l’offerta commerciale. La TV è già piena di contenuti non adatti ai minori e non serve dare in pasto ai bambini altri spettacoli indecenti secondo il MOIGE, che punta il dito sullo spot in una nota.
non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica, giocando magari sul personaggio.
Spiegano dall’associazione dei genitori italiani. Durante la fascia protetta, le aziende hanno bisogno di trovare nuove idee, che rispettino anche i minorenni che guardano la TV. Da qui, l’approvazione della richiesta e l’addio all’espressione di Banfi, tornata di moda dopo la vittoria agli Europei da parte degli Azzurri.
Al momento, non c’è un commento da parte di “Nonno Libero” sulla vicenda.
Ma è giunto invece il commento della TIM, che riceviamo e pubblichiamo:
Con riferimento a quanto riportato in merito allo spot di TimVision con protagonista Lino Banfi, TIM precisa che non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio.
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