Ironia, stravaganza ma anche tanta “cazzimma”, Luca Colagelo è un ragazzo napoletano di 26 anni chiamatosi Il sosia di Cristo, nickname usato anche su Instagram (che conta circa 10, 5 followers). Il motivo? La sua evidente assomiglianza a Gesù, che l’hanno reso quasi un personaggio per puro caso. Infatti, molti suoi followers sono sempre pronti a scherzarci su, facendogli diverse domande. Luca ha sempre replicato in modo molto ironico, senza mai prendersi sul serio. Noi di Nonsolo.tv siamo rimasti molto colpiti dalla sua personalità e soprattutto dal suo modo di interagire con i suoi followers, e quindi l’abbiamo contattato per un’intervista.
Ciao Luca, raccontaci un po’ di te. Come è nato Il sosia di Cristo? E cosa fai nella vita?
Il sosia di Cristo è nato da una foto per gioco. Eh nella vita, questa è una domanda che mi fanno in tanti quando faccio il classico sondaggio del sabato, comunque faccio poco e niente. Il motivo? Cerco di impiegare le mie giornate al meglio, facendo quello che mi diverte di più, poi cerco di organizzare il mio Instagram in modo pulito e di gestire il mio profilo Twitch, che ho creato da pochissimo. Per quanto riguarda il lavoro, sono fermo da ottobre e quindi passo il mio tempo facendo qualcosa di qualità ad esempio allenarmi. Sono le risposte che do anche nelle mie storie, ma le persone non mi prendono molto sul serio. Insomma, come potrebbero! Loro si fanno una risata anziché capire che non faccio davvero nulla!
Qualcuno ti ha mai chiesto se tu facessi il sosia di Cristo per lavoro?
Sì, molti pensavano che fossi il sosia che va agli eventi vestito da Gesù Cristo, ma in realtà, non è così. E’ soltanto un nome nato per scherzo, ma la somiglianza c’entra molto. Comunque, non ho mai fatto il sosia di Gesù a tutti gli effetti, anche se c’è una foto di me che potrebbe dire il contrario. E’ nato tutto così per scherzo, non è nulla di pianificato e programmato. Ero vestito in un modo un po’ retrò ed è successa la magia.
E’ capitato che qualcuno ti facesse una proposta di partecipare a qualche programma televisivo, esempio Ciao Darwin?
In verità, mai perché non mi sono mai interessato però ci starebbe. Uno la vedrebbe anche sul ridere, non ci sarebbe niente di male, ma non mi è mai passata per idea anche perché mi sto dedicando molto ai social nell’ultimo periodo. Negli anni scorsi, infatti, Il sosia di Cristo era un po’ più anonimo, non c’erano molti contenuti e nemmeno nelle storie c’erano molte interazioni. Ora diciamo ci ho preso molto gusto. Non ti nego che sarebbe fighissimo partecipare, poi conosco persone che hanno partecipato a Ciao Darwin a fare proprio nulla a stare solo seduto sulla poltrona. Comunque, anche in quel caso mi sarei divertito moltissimo. Sicuramente, sarebbe un’esperienza “mistica” che mi avvicinerebbe ancora di più a essere Gesù Cristo. Parliamoci chiaramente, essere messo in croce è un conto, essere messo in croce da Bonolis è tutto un altro paio di maniche! Posso dire che ci sono molte persone che non la vedrebbero in questo modo, ma mi nutro di tutto ciò che è definito trash. Seguo, infatti, un sacco di pagine trash, dove quotidianamente attingo perché altrimenti sarei una persona davvero triste. Mi piace produrre trash, scherzare e mi piacciono proprio questi contenuti.
Dato che t’intendi anche di trash, a che programma ti piacerebbe partecipare? Sei più da reality oppure da varietà?
Secondo me, il reality più semplice e più divertente è il Grande Fratello. Anche perché l’Isola dei famosi, per me, è proprio la morte! Il Grande Fratello sarebbe un’esperienza abbastanza rilassata perché uno sta nella casa e sostanzialmente non fa nulla. Quindi, quello che si avvicina più alla mia filosofia del dolce far nulla sarebbe il Grande Fratello. Poi, è il pozzo dei desideri a livello di trash, basta guardalo anche due orette di diretta ed escono delle perle poco indifferenti. Comunque, visti i miei contenuti sul mio profilo sono solo a livello di collezionismo, ma nelle mie storie c’è molto più trash. Il problema dei social però è che uno si deve contenere perché molte persone non colgono l’ironia.
Ti è mai capitato di ricevere critiche o insulti da persone principalmente che non capiscono il tuo modo di ironizzare o semplicemente perché non amano il tuo “personaggio”? Come te la sei cavata?
Nel 2021, purtroppo, devo dire che mi è capitato. Le persone che più mi hanno rivolto critiche o insulti sono state quelle che non sono neanche in grado di mantenere una conversazione. Ad esempio, uno mi insulta e io cerco di contestualizzare. Una volta ho fatto delle storie e uno mi scrisse tipo “ti piace la f**a o sei gay?” ed io gli risposi scherzando “sì, mi piace non ho intolleranze e tu?”. Lui mi replicò scrivendo “certo, non sono mica un nerd come te che pensa ai videogame”. Questa persona mi ha fatto davvero tenerezza, perché è una di quelle pensa di conoscere le persone solo in base ai social. Quelle che però non posso giustificare sono quelle che nel 2021 mi insultano pesantemente senza senso, dicendomi che sono blasfemo. Mi è capitato con un paio di ragazze fanatiche. Penso che il fanatismo sia una piaga. Anzi, sono stato addirittura minacciato da persone che volevano segnalarmi solo per il nome su Instagram o da quelle che volevano denunciarmi alle autorità. Ma denunciarmi per cosa? Boh. Non vanno bene i videogiochi, il trash non va bene, niente va bene Oggigiorno non va bene nulla alla gente. Comunque, più alla gente non va bene nulla e più mi sento spronato a pubblicare contenuti cercando di farla rodere. Ma quello che mi fa rimanere allibito è la gente che utilizza gay come insulto nel 2021!
Come pensi che sia trattato oggi l’argomento cyberbullismo in tv?
Dato che è un argomento molto delicato, è trattato in modo “ovattato” in tv. Se uno spiega un argomento così com’è, ad esempio, se una persona mi insulta e mi da del gay ed io me la prendo, sto dando potere a quella persona. Ma se a me non me né non mi tange, mi viene anche un po’ da ridere in faccia perché la persona che insulta perde il potere. Poi, io nella vita sono sempre stato uno abbastanza tosto e non ho mai ricevuto forme di bullismo. Sono nato con una sana dose d’ironia e autoironia e il fatto di essere preso un po’ in giro a me piace tantissimo. Ovviamente, lo scherzo è bello finché dura poco e sta anche qui la bravura nel capire quando bisogna scherzare e quando essere seri. Solitamente, sono sempre quei quattro cinque bulletti che prendono di mira le persone magari in sovrappeso o perché non corrispondono ai canoni della società odierna. Ma sai come si fa a vincere? Rispondendo che hanno ragione e che a te non te ne frega nulla di ciò che pensano. Anzi, il più delle volte, queste persone vengono spiazzate letteralmente. Alla fine, chi ti insulta ti fa vedere quanto è inferiore, perché quando vede che i suoi attacchi non fanno più effetto, non riesce più a rispondere o a difendersi. Comunque, penso che questi argomenti non sono trattati in maniera approfondita in tv, perché sono troppo scomodi e crudi. Però, se queste tematiche vengono trattate come si deve, nel 2021 non troveremo più questi casi di bullismo.
Dato che vogliamo alleggerire un po’ l’intervista, poi raccontarci la tua migliore “blastata”, ovvero qual è stata la tua migliore risposta per zittire una persona rompiscatole sui social?
Sì, è accaduto a settembre quando feci una collaborazione con una fumetteria, la quale mi diede tre statue e mi chiese di metterle all’interno di un post o storie. Non voleva essere pagata e quindi me le ha regalò semplicemente. Mi chiese di mettere il numero di telefono in modo da essere contattato da chi è interessato. Io feci questi tre stati che sono andati discretamente bene. Mi contattò un ragazzo, forse di 18 o 20 anni, che mi commentò con un’ emoticons strana e mi scrisse in privato “ma ti diverti proprio a giocare con i Dragonball?”. Quindi, avevo già capito di che tipo di soggetto si trattasse, e gli risposi con uno sfottò scrivendo “Ciao, desideri?”. Lui mi rispose con “Sei proprio sfigato giochi con i Dragonball”, io replicati scrivendo che gioco con tutto l’universo di Drangonball. Questo ragazzo iniziò a darci dentro con derisioni, scrivendomi che alla mia età giocavo ancora con le statuette. Io gli risposi che sono meglio io che penso alle statuette alla mia età, perché non pago niente e più vengo anche pagato per fare tre post, e che lui che veniva a perdere tempo a rompermi. Lui mi bloccò e sparì. Lo stesso “fenomeno” si ripresentò dopo settimane, mi riscrisse per chiedermi se mettevo in vendita la playstation a 5000 euro. Io già lì capì quanto una persona possa essere piccola e gli risposi: “No, guarda mi dispiace ma sto aspettando il nuovo gioco di Drangonball per giocarci”. Lui mi bloccò di nuovo, ma secondo me, si sta ancora mangiando il fegato!
Sul tuo canale Twitch, fai anche live con altri utenti o pubblichi solo contenuti?
Sì, ho un canale Twitch dove faccio delle live, ma è ancora tutto acerbo. Mi manca ancora postazione. Comunque, faccio live dove porto contenuti, giochi, ma mi piace anche ridere e scherzare. Però, la sola differenza che è devi andare proprio con i piedi di piombo, cioè non devi nominare neanche per sbaglio determinate parole, perché ti bannano che non puoi nemmeno entrare su Twitch con un altro account perché è come se venisse “bannato” l’ip della tua rete.
Ma che tipo di contenuti vengono bannati su Twitch?
Si viene bannati davvero con poco. Ad esempio, una volta è stato bannato uno streamer solo perché ha pronunciato la n-word rivolto a una persona di un’altra etnia. Poi hanno bannato una ragazza che aveva la gonna, che si era alzata un po’ troppo e si è visto un po’ il didietro. Insomma, anche uomini che erano semplicemente in boxer.
A questo punto, conviene trasferirsi su Onlyfans senza censure! Che ne pensi?
Guarda, io potrei tranquillamente iscrivermi su Onlyfans perché ridendo e scherzando è l’unico social in cui la gente deve pagare se vuole vedere dei contenuti. Secondo me, chi lo critica non ha il coraggio di fare il passo più lungo della gamba.
Dove possono trovarti i tuoi seguaci oltre a Twitch e Instagram? E quali sono i tuoi progetti futuri?
Dove possono trovarmi? Ovviamente a casa mia. Ok, sorvolando la mia battuta di pessimo gusto e di basso livello, d’altronde uscita da me, penso di non fare nulla “lavorativamente” parlando. Per ora, vorrei far evolvere il mio canale Twitch, facendo live per portare contenuti ancora più di qualità. Inoltre, vorrei portare dei video sul mio canale Instagram e non solo basati sul collezionismo, sulla mia visione del mondo dei videogame, ma anche filmati divertenti e ironici. Poi, in periodo difficile come questo, sicuramente bisogna ridere per essere almeno più spensierati possibile.
Katia Di Luna
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