Una qualità video decisamente superiore e una serie di servizi in più. Sono queste le caratteristiche principali del DVB-T2, lo standard di trasmissione digitale di seconda generazione che interesserà tutti gli italiani.
Uno “switch off” che prenderà il via a settembre di quest’anno e che dovrebbe concludersi nel giugno del 2022. Tuttavia, per ottenere il nuovo standard e ricevere quindi le nuove trasmissioni con il segnale 5G (con qualità delle immagini nettamente aumentata) sarà opportuno cambiare apparecchio televisivo, o in alternativa dotarsi di un nuovo decoder.
Tuttavia, quasi tutti i televisori venduti dal 2017 in poi sono già compatibili con il DVB-T2. Per verificarlo basta andare sui due canali test 100 e 200 e controllare se compare il messaggio “Test HEVC Main10”: in caso positivo, il modello è abilitato alla ricezione.
Per il cambio di segnale è stata operata una suddivisione in 4 aree, ognuna delle quali verrà interessata da tempistiche differenti.
Il 1 settembre 2021 si comincia con le aree 1 e 3: sono quindi comprese Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Valle d’Aosta e Veneto. I cittadini di queste regioni devono completare il passaggio entro il 31 dicembre 2021.
Sarà poi la volta dell’area 2. Dal 1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022 lo “switch off” andrà ad interessare Campania, Lazio Liguria, Sardegna, Toscana e Umbria.
Infine, tra il 1 aprile e il 20 giugno 2022 toccherà a Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
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