La Parker Solar Probe, la sonda più vicina al Sole della NASA, è passata molto vicino a Venere la scorsa estate a causa di un effetto fionda gravitazionale e ha scattato una nuova immagine sorprendente del misterioso lato oscuro del pianeta, rivelando una immagine sorprendentemente chiara della superficie venusiana.
La sonda, lanciata nel 2018, è nel bel mezzo del suo viaggio di sette anni per studiare il Sole da una distanza di 6 milioni di chilometri, la distanza più ravvicinata di sempre per un oggetto creato dall’uomo. Per fare questo, Parker Solar Probe deve utilizzare la gravità di Venere per aiutare a “stringere” la sua orbita intorno al Sole attraverso una serie di sette flyby, avvicinandosi alla stella ad ogni passaggio.
Questi passaggi sono occasioni preziose per catturare scatti suggestivi di Venere.
L’immagine scattata dal Parker Solar Probe’s Wide-field Imager (WISPR) è arrivata durante il suo terzo flyby di Venere nel luglio 2020, e gli scienziati sono rimasti letteralmente scioccati. Si aspettavano che WISPR catturasse le spesse nuvole di Venere, ricche di anidride carbonica, che di solito ostacolano la vista della superficie. Ma invece, la fotocamera è stata in grado di vedere attraverso le nuvole e rivelare la forma tinta di scuro di Afrodite Terra, una zona elevata di Venere vicino all’equatore che gli scienziati dicono essere circa 30° più fredda dei suoi dintorni.
“WISPR ha catturato efficacemente l’emissione termica della superficie venusiana“, ha dichiarato Brian Wood, un astrofisico e scienziato WISPR presso lo US Naval Research Laboratory di Washington, DC, in un comunicato della NASA. Wood ha notato che l’immagine è simile a quelle prese da una sonda giapponese che sta analizzando Venere e che può catturare la luce vicina all’infrarosso.
Questo fatto potrebbe significare due cose.
WISPR potrebbe aver mostrato una capacità inaspettata di rilevare la luce infrarossa, che, se vera, potrebbe sbloccare un nuovo potenziale per gli scienziati per studiare la polvere che circonda il Sole. “Questa sorprendente osservazione ha rimandato il team di WISPR in laboratorio per misurare la sensibilità dello strumento alla luce infrarossa”, ha scritto Michael Buckley, responsabile delle comunicazioni al Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, in un post sul blog della NASA.
Ma se non è questo il caso, allora la comparsa di Afrodite Terra potrebbe significare che WISPR ha scoperto un’apertura precedentemente sconosciuta nelle spesse nuvole venusiane, una “finestra” che rivela porzioni della superficie del pianeta.
Per scoprirlo, i team della missione hanno programmato altri scatti notturni di Venere nel suo ultimo flyby lo scorso fine settimana. Hanno in programma di rilasciare altre immagini e un’analisi entro la fine di aprile.
L’immagine di WISPR ha rivelato altri tratti affascinanti di Venere, come ad esempio un bordo incandescente nell’atmosfera superiore del pianeta che gli scienziati sospettano possa essere “nightglow“. Esclusiva del lato oscuro di Venere, la debole luminescenza potrebbe essere causata da uno scontro di atomi di ossigeno e azoto che provengono dal lato del pianeta esposto al Sole.
Gli scienziati stanno ancora studiando la causa esatta delle strisce di luce lungo la cornice del pianeta che vedete nella foto. Potrebbero essere particelle cariche chiamate raggi cosmici, minuscoli granelli di polvere spaziale che riflettono la luce del Sole o “particelle di materiale espulso dalle strutture del veicolo spaziale dopo l’impatto con quei granelli di polvere“.
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