Grand Theft Auto Online sta per ottenere presto un proprio spazio per i concerti con l’apertura di The Music Locker, un locale notturno sotterraneo che ospiterà alcuni DJ del mondo reale. L’annuncio di lunedì sta a dimostrare che lo sviluppatore Rockstar Games prenderà spunto da altri giochi multiplayer come Fortnite e Roblox.
Questi giochi e molti altri hanno iniziato a trasformare i loro spazi virtuali in luoghi di intrattenimento che, in questo periodo di pandemia, sono diventati strumenti vitali per colmare il vuoto lasciato dalla mancanza di musica dal vivo e da altri eventi del mondo reale.
L’approccio di Epic con Fortnite è stato quello di ingaggiare grandi nomi della musica elettronica e dell’hip-hop, come Diplo e Travis Scott, per esibirsi in scenografie surreali sulla sua isola virtuale, il tutto nell’ambito della nuova modalità Party Royale. Ma Rockstar punta a un approccio più realistico, basato sulla scena musicale elettronica underground del mondo reale. Lo sviluppatore sta progettando The Music Locker come un luogo che si potrebbe realmente frequentare nella vita reale, situato sotto il casinò The Diamond in questa versione romanzata di Los Angeles.
The Music Locker si è anche assicurato nomi iconici nel mondo del DJing come il produttore di Detroit Moodymann e il collettivo berlinese Keinemusik come i suoi primi artisti in residenza, ognuno con i propri avatar personalizzati GTA Online.
Non una grande partenza per il franchise Grand Theft Auto. La serie open-world si è sempre assicurata artisti di alto profilo per le sue stazioni radio in-game. Una delle sue aggiunte più importanti a Grand Theft Auto V è stato il produttore Flying Lotus, che ha avuto la sua stazione radio (FlyLo FM) e la libertà di curare la propria track list.
Ma dato l’ambiente attuale intorno agli eventi e all’intrattenimento, ha senso che Rockstar voglia trovare il modo di dare ai fan di GTA Online un modo per vivere almeno alcune delle sensazioni della musica dal vivo. E lo sta facendo anche in un modo che dia agli artisti la possibilità di esibirsi di nuovo, in particolare ai DJ e ai produttori (e non solo ai grandi mainstream) che sono stati colpiti duramente dalla completa scomparsa della vita notturna del mondo reale nel corso di questa pandemia.
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