Il cambiamento climatico modifica gli animali. Ecco come diventeranno orsi polari e meduse

Stanno facendo il giro del web alcune immagini che mostrano come potrebbero apparire alcuni dei nostri animali preferiti se la crisi climatica dovesse persistere.

Le previsioni del naturalista Steve Backshall, volto noto della tv britannica, sono state riprese da Bulb, la più grande compagnia di energia verde del Regno Unito.

Le immagini risultano fortemente indigeste per tutti gli amanti degli animali, in particolare per i fan dell’orso polare in via di estinzione.

Nelle illustrazioni si vedono cinque animali terrestri e marini, mostrati nella maniera in cui potrebbero adattarsi nei prossimi 100 anni per evitare l’estinzione a causa dell’inquinamento da carbonio e dalla sostenibilità ambientale sempre più carente.

Il WWF ha previsto che fino alla metà delle specie animali e vegetali nelle aree più ricche di natura del mondo non sopravviverà alla fine del secolo se le emissioni di carbonio continueranno ad aumentare senza controllo.

Backshall crede che gli orsi polari si trasformeranno da bestie possenti e maestose in una specie ibrida di orso grizzly.

orso polare

Quando i ghiacciai si saranno sciolti completamente, il loro pelo bianco si trasformerà in un colore tra il grigio e il marrone, in modo tale da adattarsi al loro nuovo ambiente terrestre.

Entro il 2040, senza banchi ghiacciati su cui vagare e cacciare, la maggior parte degli orsi polari morirà di fame o annegherà dopo aver nuotato per giorni e giorni.

Quelli che sopravviveranno andranno a formare un ibrido con gli orsi grizzly, denominato “orso pizzly”, che avrà sviluppato un muso più grande per fiutare la spazzatura e le carcasse di balena.

Ma non è tutto, perchè sono previsti cambiamenti anche per altre forme di vita. Le meduse giganti, ad esempio, potrebbero crescere fino a raggiungere le dimensioni di bidoni della spazzatura.

meduse giganti cambiamento climatico

Le meduse sono uno dei pochi gruppi di animali che hanno beneficiato del riscaldamento e dell’inquinamento degli oceani. Con questa nuova struttura e il veleno potenziato, il naturalista prevede che le “super meduse” inizieranno ad attaccare prede più grandi, come i delfini tursiopi.


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