I spit on your grave, la vera trilogia della vendetta: trama e curiosità

La trilogia della vendetta è per tutti quella costituita da Mr. Vendetta, Old Boy e Lady Vendetta – film del regista sudcoreano Park Chan-wook ispirati al tema della vendetta.

Un’altra trillogia della vendetta è sicuramente quella costituita dai tre ‘I spit on your grave’ (‘Sputo sulla tua tomba’).

Si tratta di film che rappresentano le vendette di donne che subiscono efferate violenze dagli sconosciuti e, dopo essere state ad un passo dalla morte, restituiscono loro la violenza – se possibile con maggiore intensità.

Non c’è nulla di lirico nella vendetta messe in scena in questi tre film: è il più classico degli occhio per occhio, dente per dente – un tipo di vendetta che di norma potrebbe suonare ripugnante ma che nello specifico risulta solo fortemente catartico.

Sono film molto forti (appartengono ad un filone vero e proprio, chiamato “rape & revenge” – “stupro e vendetta”) ma comunque molto lineari nella ricerca delle donne loro malgrado coinvolte in violenze a sfondo sessuale di una giustizia hic et nunc.

In merito alla crudezza, siamo al livello di hardcore di The Serbian Movie, ma senza una perversione di fondo.

E come The Serbian Movie, si tratta di film di difficile reperimento: per poterli vedere, ho dovuto fare importanti ricerche (senza poi rendermi conto che bastava fare una ricerca sul tubo)

I spit on your grave, trama e curiosità

E’ il remake di un film del 1978, intitolato in italiano Non violentate Jennifer.

Diretto da Steven R. Monroe ed uscito nel 2010, parla della storia della giovane scrittrice Jennifer Hills (interpretata da Sarah Butler) che – ritiratasi in una baita nel bosco per scrivere il suo nuovo libro – diviene preda di un manipolo di buzzurri della provincia americana che la stupreranno atrocemente, con il tacito assenso di un ranger, fino ad un passo dalla morte.

Arriverà poi il catartico momento della vendetta e sarà un costante replicare sullo stupratore quello che era stato subito dalla vittima (molte sono le citazioni verbali esplicite: lo stesso accadrà nei capitoli seguenti).

Di seguito, il film compelto in inglese tratto dal tubo (finché non verrà buttato giù):

I spit on your grave 2, trama e curiosità

Uscito nel 2013 e diretto sempre da Monroe è sconnesso dal primo capitolo, nonostante il titolo.

Anche in questo caso c’è una donna stuprata fino ad un passo dalla morte (la wannabe modella Katie Carter, interpretata da Jemma Dallender) e ci sono dei buzzurri che la stuprano, arrivando quasi ad ucciderla (la povera Katie verrà sepolta viva, come la Sposa di Kill Bill, autrice a sua volta di una storica vendetta cinematografica), anche qui ci sono forze dell’ordine corrotte.

Ma in questo caso metà del film è ambientata in Bulgaria, paese d’origine dei violentatori.

I spit on your grave 3, trama e curiosità

Il terzo capitolo (I Spit on Your Grave III: Vengeance Is Mine) vede nuovamente protagonista Sarah Butler nei panni di Jennifer Hills.

Film del 2015 diretto da R.D. Braunstein, vede la protagonista indossare i panni di una vendicatrice generica, uccidendo in maniera più o meno atroce una serie di stupratori, uno dopo l’altro (a partire dall’uomo che forse ha ucciso Maria, una ragazza con cui ha legato in un gruppo di supporto per donne vittima di violenza).

Jennifer viene quindi presa di mira dalla polizia, fino all’arresto.

Forse il film vuole proporre una morale e sottolineare come la vendetta in fondo non serva.

Ma preferiamo i capitoli precedenti, con la cruda vendetta senza moralismi, dinnanzi ad atroci violenze che la vendetta la meritano in pieno.

I spit on your grave, altri capitoli

Oltre al citato primo capitolo del 1978 diretto da Meir Zarchi (originalmente intitolato Day of the Woman) c’è un sequel del primo capitolo apocrifo Savage Vengeance, film che ha ricevuto pessime critiche (non che gli altri abbiano ricevuto critiche così entusiaste), uscito nel 1993 e un vero e proprio sequel ufficiale, I Spit on Your Grave: Deja Vu (film del 2019).

In tutti e tre i film c’è Camille Keaton.


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