Si chiama Gianluca John Attanasio, inglese d’adozione ma con chiare origini italiane, ed è un musicista e cantante che sta ottenendo diverse soddisfazioni negli ultimi tempi.
Il suo nuovo lavoro si chiama “BEYOND 2 DOORS”, un album composto da 13 canzoni che vanno dal blues al rock psichedelico, come racconta lui stesso.
Le influenze che caratterizzano il disco di Attanasio si avvertono nettamente: pensiamo soprattutto ai The Doors, che emergono con forza in brani come Black Forest e Silent Roads.
Non mancano le cosiddette “ballad”, dove il protagonista è ovviamente l’Amore. Si va dall’amore volutamente terminato per occuparsi maggiormente di sè stessi (In The Morning) a quello che fa soffrire di più, ovvero quello finito all’improvviso, che ci getta in un universo che l’artista definisce “sconfinato, alienante e buio”: emozioni che si percepiscono chiaramente in Sacred Flight.
Attanasio, attivo negli ultimi 15 anni anche nella composizione di musiche per il cinema indipendente, il teatro e la danza, affronta anche il tema dell’alienazione che si può provare vivendo in una grande città, specialmente se non riesci a farti ascoltare nemmeno dai genitori o dagli amici più cari.
In queste foreste minacciose siamo soli con noi stessi, alla ricerca di un coraggio che pensiamo di non avere ma che alla fine si rivela il nostro approdo sicuro.
Un album affascinante e completo anche in termini prettamente strumentali, con la presenza di pianoforti acustici ed elettrici, chitarre elettriche ed acustiche, loop e pad elettronici. Un “viaggio sonoro”, che spazia dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri.