Per la prima volta nella storia della TV made in UK andrà in onda un documentario sull’erezione maschile.
Anche i documentari non esulano dai tabù e uno di quelli più persistenti riguarda la sfera della sessualità, e specialmente l’erezione maschile. Ma i tempi cambiano e con essi, si sa, le sensibilità del pubblico.
Per questo l’emittente britannica Channel 4 ha ritenuto che fosse giunto il momento di infrangere anche la “storica” barriera della censura. Che impedisce, di fatto, di mostrare in chiaro le immagini di un’erezione maschile.
Sulle tv del Regno Unito andrà infatti in onda ‘Me and My Penis’, un format televisivo che promette di essere molto controverso. Ma che al giorno d’oggi avrà la forza di “scioccare” davvero i telespettatori?
Erezione in diretta a ‘Me and My Penis’
Ma per quale motivo il programma ‘Me and My Penis’ dovrebbe suscitare tanto scalpore nelle reti televisive britanniche?
Nel corso del documentario “shock” di Channel 4, quattro uomini si abbasseranno i boxer mostrando in video, senza alcuna forma di censura, un’erezione in diretta.
Dopodiché gli otto protagonisti poseranno per ritratti di nudo frontale e integrale. Discutendo, nel frattempo, di alcuni stereotipi molto diffusi sulla sessualità maschile.
Ritrattista d’occasione sarà Ajamu X, che fotograferà gli otto modelli da diverse angolazioni. L’intento del documentario però non è certamente solo quello di scuotere le coscienze, ma anche di offrire una rappresentazione realistica, in contesto puramente artistico, del nudo maschile.
Contenuti sessuali in contesto artistico; così Channel 4 ha evitato la censura
“Nei canali a diffusione terrestre“, ha rivelato in un’intervista al Daily Star un informatore interno all’emittente, “vige l’obbligo di non mostrare erezioni in un contesto sessuale.”
Channel 4, però, è riuscita abilmente a evitare ogni forma di censura per il suo documentario artistico. In primo luogo, ‘Me and My Penis’ non andrà in onda in prime time ma già in seconda serata, quando le restrizioni sono meno severe.
Ma c’è di più. Se è vero che le immagini del documentario sono indubbiamente di natura sessuale, il contesto è però quello artistico. In questo senso la stimolazione dei genitali maschili e la conseguente eccitazione sessuale perde ogni connotato pornografico. Esulando, così, dall’accusa di oscenità.
Nel corso del documentario, gli uomini protagonisti parleranno anche di argomenti molto diversi fra loro, come gli abusi, la masturbazione, la violenza, i rapporti sessuali e l’eiaculazione maschile.
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