Marco Bocci è impegnato nel monologo ‘Lo Zingaro – Non esiste curva dove non si possa sorpassare’ che narra la vicenda di un pilota per passione, lo Zingaro – per l’appunto, e una compianta leggenda dell’automobilismo, Ayrton Senna.
Anche Bocci – come lo Zingaro e Senna – ha sempre avuto la passione per le corse.
E si può dire che in qualche forma le corse gli abbiano salvato la vita, se è vero che un incidente avvenuto nel maggio 2018 gli ha fatto scoprire una malattia.
Al Corriere della Sera, Bocci ha raccontato: “Proprio quell’incidente ha reso palese, ha fatto emergere la mia malattia, ne ha reso possibile l’accertamento e la diagnosi – herpes al cervello – che altrimenti avrebbe avuto un corso dall’esito irreversibile”.
Ma cos’è l’herpes al cervello?
Gente lo ha chiesto al virologo Fabrizio Pregliasco: “L’herpes cerebrale è rarissimo, capita a una persona su 500 mila, più frequente nei bambini e negli ultra quarantenni. È provocato dalla diffusione a livello cerebrale del virus, che supera la barriera emato-encefalica che protegge il cervello dalle infezioni. È lo stesso herpes che si sviluppa di solito sulla bocca. Può manifestarsi al cervello per una riduzione delle difese immunitarie. Si presenta un edema e poi un’infiammazione con varie sintomatologie: febbre alta, mal di testa, dolori, stanchezza”.
Ed è molto pericoloso: “Il tasso di mortalità è circa del 20 per cento. Chi riesce a superarlo potrebbe avere danni neurologici permanenti, ma nella gran parte dei casi si risolve senza complicanze”.
Nel caso di Bocci, fortunatamente, tutto è andato per il meglio.
E la malattia gli ha dato la possibilità di avere una profonda riflessione: “Quando sei in salute, o credi di esserlo, non ti rendi conto di quante cose dai per scontato e di quanto prendi solo il peggio della vita. Quando è crollato il pensiero di essere invincibile, ho capito di come, invece, sia importante vivere giorno per giorno“.
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