Il coniglio gigante sul Colletto Fava in Piemonte non è una leggenda, ma la verità. Infatti, si tratta di un coniglio di pezza realizzato a maglia dalle misure talmente grandi che si può vedere anche da satellite (infatti, risulta anche su Google Maps).
Perché è lì? Ecco spiegato il mistero.
La storia del coniglio gigante del Piemonte risale al 2005. Il 19 gennaio, infatti, venne avvistato il coniglio di pezza.
Il coniglio era (ed è) adagiato su un pendio a 1600 metri di altezza e ancora oggi è meta turistica per il territorio vicino alla stazione di Artesina.
L’ida di creare e di lasciare lì un coniglietto rosa gigante è venuta a un gruppo di artisti dal nome Gelitin. Il gruppo, infatti, ha creato la mastodontica opera, l’ha lasciata lì e l’ha poi rivendicata.
Per realizzarlo, secondo gli artisti, sono stati necessari 5 anni. In più, i materiali si conserveranno, nonostante gli agenti atmosferici, per circa 20 anni.
Infatti, l’idea del collettivo è di non trovare nulla nel 2025. Naturalmente, il coniglio è in preda degli agenti atmosferici e non solo e sono passati già 15 anni da quando ha “iniziato ad abitare” sul pendio.
Quindi, gli effetti del deterioramento si stanno vedendo, ma gli artisti ribattono che fa parte dell’opera.
I resti del peluche gigante si possono vedere su Google Maps alle coordinate 44 14’39.77″N 7°46’10.71″E.
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